Resta bassa la propensione a fare grandi acquisti.
BERNA - Gli svizzeri tornano a guardare al futuro con un po' meno di apprensione. La fiducia dei consumatori è salita sensibilmente, pur rimanendo a un livello ancora basso.
In gennaio l'indicatore generale della fiducia calcolato sulla base di un sondaggio trimestrale condotto dalla Segreteria di Stato dell'economia (Seco) è salito a -30,2 punti, a fronte dei -46,4 punti di ottobre (peggior valore di sempre, vale a dire da 50 anni) e ai -41,7 di luglio. Si torna quindi quasi ai livelli di gennaio del 2022, quanto si registravano -27,5 punti. Il dato si trova però ancora nettamente al di sotto della media pluriennale, che è di -6 punti.
Le economie domestiche rimangono poco propense a fare grandi acquisti (indice a -40,6, contro il -42,2 di tre mesi prima). Giudicata ancora in modo negativo anche la situazione finanziaria passata (-39,2 punti, da -39,7).
Quello che è drasticamente cambiato è il giudizio sulla situazione economica futura, vale a dire dei prossimi 12 mesi: il relativo indice è salito da -57,2 punti a -16,3 punti. Di conseguenza migliora anche (da -46,9 a -24,8 punti) l'opinione sulla propria situazione finanziaria futura.
Il sondaggio sulla fiducia dei consumatori viene effettuato dal 1972, nei mesi di gennaio, aprile, luglio e ottobre, per telefono e, negli ultimi anni, anche online. All'ultimo rilevamento hanno partecipato 1'237 persone di almeno 16 anni nelle tre principali regioni linguistiche. I dati vengono corretti per compensare gli effetti stagionali e di calendario.