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SVIZZERAGli uomini vanno più spesso dal medico

19.06.23 - 16:40
Le donne, invece, ricorrono maggiormente all'uso di antidolorifici. I risultati di uno studio
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Fonte ats
Gli uomini vanno più spesso dal medico
Le donne, invece, ricorrono maggiormente all'uso di antidolorifici. I risultati di uno studio

BERNA - Gli uomini sono più propensi a rivolgersi rapidamente a un medico in caso di problemi rispetto alle donne, ma quest'ultime fanno maggiormente uso di antidolorifici. Lo indica lo studio "Health Forecast" finanziato dall'assicuratore Sanitas pubblicato oggi.

La maggioranza delle 2000 persone interrogate ritiene anche che «gli uomini siano più sensibili al dolore». Ciò sorprende la ricercatrice e professoressa dell'Università di Ginevra Claudia Witt, secondo cui è vero il contrario. Gli scienziati non hanno dubbi in proposito: le donne sono più sensibili al dolore, anche se le ragioni non sono del tutto chiare, afferma. Tra queste vi sono gli ormoni sessuali.

Lo studio, che sarà pubblicato in extenso domani in un libro di 400 pagine, indica anche che il 58% delle donne dichiara di assumere antidolorifici, contro il 42% degli uomini. Al contrario, il 41% delle donne «rimanda il più possibile la visita dal medico», rispetto al 31% dei maschi.

Il maggior disturbo segnalato è il mal di schiena. Oltre il 40% degli intervistati dice di soffrirne. Per ragioni oscure ne sono colpite maggiormente le persone che vivono nelle regioni alpine, nell'arco giurassiano o in riva al Lemano. L'emicrania è invece più comune nella regione di Berna e tra chi vive in altitudine, mentre gli zurighesi soffrono maggiormente di «malessere interiore».

Sei intervistati su dieci ritengono poi di avere oggi meno contatti tattili rispetto a prima della pandemia e la maggioranza pensa che questa tendenza all'allontanamento aumenterà. Si tratta tuttavia di uno sviluppo di cui gli intervistati non si rammaricano. Solo un terzo vorrebbe infatti tornare ad avere maggiori strette di mano e baci.

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COMMENTI
 

Don Quijote 1 anno fa su tio
Il dolore è soggettivo e difficile se non impossibile da definire. A me fa ridere quando il personale medico ti chiede quanto dolore senti in una scala da 1 a 10, come se tutti avessimo sperimentato il proprio fondo scala del dolore fino allo svenimento. Martellata sul ginocchio con una pressione di 300 kg per centimetro quadrato "7", nervo dentario trapanato senza anestesia ..? Calcoli ai reni ..? Mal di schiena ..? Un piccolo dolore cronico può essere percepito dalla mente peggio di un trauma severo ma breve. Entro un certo range, il dolore si può allenare, controllare e minimizzare, in fondo sono solo segnali nervosi che avvisano il cervello di un problema, e molto spesso l'individuo amplifica e prolunga questi segnali drogandosi con analgesici che cronicizzano la sensazione di dolore. "Mens sana in corpore sano" non è retorica ma una grande verità.
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