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ARGOVIAFino a 10mila franchi per congelare i propri ovuli

14.12.23 - 06:30
Sempre più donne ricorrono al "social egg freezing", la tecnica che consente di criocongelare gli ovociti per avere dei figli più tardi
Deposit Phtotos
Fonte Aargauer Zeitung
Fino a 10mila franchi per congelare i propri ovuli
Sempre più donne ricorrono al "social egg freezing", la tecnica che consente di criocongelare gli ovociti per avere dei figli più tardi

BADEN (AG) - Sono giovani donne in cerca del proprio futuro e della strada giusta, impegnate a godersi gli anni più belli della propria vita o semplicemente che non hanno incontrato la persona adatta per procreare figli. Sono donne che per necessità o per scelta posticipano sempre più in là la gravidanza. Una realtà che a volte si scontra con l'orologio biologico che scorre inesorabilmente, soprattutto dal punto di vista ginecologico. Secondo la scienza, infatti, il momento migliore per rimanere incinta è tra i 25 e i 30 anni, dopodiché la fertilità inizia progressivamente a diminuire. A partire dai 25 anni, la probabilità di concepire un figlio scende al 25%, a partire dai 35 anni è del 15% e dai 40 anni in su si attesta solo al 5%. Ecco che la medicina riproduttiva ha tentato di dare una risposta concreta ai desideri delle donne che desiderano avere dei figli più avanti nel tempo, con il cosiddetto "social egg freezing", ovvero il congelamento degli ovociti. Una tecnica che consente di trovare una soluzione a questa esigenza.

Tuttavia, anche in questo caso vi sono delle regole da rispettare: è necessario che gli ovuli prelevati durante la procedura siano di qualità. Per questo, qualora si voglia concepire più in là negli anni, è giusto agire tempestivamente, perché l'età degli ovuli, anche in questo caso, gioca un ruolo fondamentale.

A Baden (AG) Martina Nordin e Mischa Schneider hanno già dato alla luce più di 3000 figli con questo sistema. Sono due medici che lavorano al centro di fertilità, un luogo dove molte coppie vedono in loro l'ultima speranza per creare una famiglia.

Come funziona

Per prepararsi all'asportazione degli ovuli, nei giorni antecedenti, la donna deve iniettarsi degli ormoni per un periodo di dieci giorni, al fine di stimolare la produzione di ovuli. Una volta indotta l'ovulazione, gli ovuli maturi si staccano dalla parete del follicolo e possono essere aspirati con una piccola operazione. Una volta prelevati saranno crioconservati a una temperatura di -196°C utilizzando l'azoto liquido.

«Questo metodo apre possibilità completamente nuove», ha dichiarato Nordin all'Aargauer Zeitung. «Si potrebbe descrivere il social egg freezing come una polizza assicurativa che può essere utilizzata per soddisfare il desiderio di avere figli in un secondo momento». Questo perché le cellule uovo non invecchiano durante la crioconservazione. La drastica riduzione della fertilità legata all'età può quindi essere compensata. Quindi, se non si vuole rimanere incinta tra i 30 e i 35 anni, si può tenere in caldo questa gravidanza per dopo.

Una volta congelati, gli ovuli possono essere conservati fino a dieci anni in Svizzera. Tutto questo, però, ha un costo. Come riporta il quotidiano argoviese, l'intera procedura costa fino a 5'500 franchi, la conservazione degli ovociti 400 franchi all'anno. Una volta che si decide di procedere con l'inseminazione artificiale può arrivare a costare fino a 4mila franchi. Il totale ammonta dunque a una somma complessiva di circa 10mila franchi che vanno versati tutti di tasca propria. Le assicurazioni sanitarie, infatti, non coprono un centesimo. Nonostante il "congelamento sociale degli ovuli" rappresenta oggigiorno il 10% dei trattamenti del centro fertilità, la cui domanda è in crescita, anche se non in modo così importante.

Abbattere lo stigma sociale

Dalla loro esperienza, i due medici raccontano inoltre che l'infertilità rappresenta ancora un tabù. Ecco perché nel 2014, il centro di fertilità si è trasferito dall'ospedale cantonale di Baden al Täfernhof di Dättwil per offrire alle pazienti più sale di consultazione, più opzioni, più privacy. Le donne vogliono mantenere l'anonimato. «La situazione sta lentamente migliorando. Rispetto a un tempo, le persone dichiarano molto più precocemente se non riescono avere un figlio e per questo ricevono un aiuto prima». È molto importante comprendere che non ci si deve vergognare se non si riesce a procreare ed essere consapevoli anche di quel che comporta effettivamente sottoporsi a un iter di inseminazione artificiale in un centro di fertilità.

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