Le statistiche parlano chiaro: gli svizzeri prediligono aree più discoste e lontane dal caos.
Gli stranieri, invece, preferiscono abitare in città, vicino a servizi e comodità.
ZURIGO - La popolazione svizzera continua a crescere. Alla fine dello scorso giugno, per la prima volta, veniva sfondato il tetto dei 9 milioni di abitanti e non per un incremento delle nascite, bensì per il costante aumento della quota immigrazione. Sono persone che scelgono di venire a vivere in Svizzera soprattutto per questioni lavorative: ma dove si trasferiscono tutte quante?
Stando alla ricerca della società di consulenza IAZ, pubblicata sul Tages Anzeiger, basata sui dati demografici dell'Ufficio federale di statistica (Ust), negli ultimi cinque anni a Zurigo si sono trasferite dall'estero quasi settemila persone in più all'anno rispetto a quelle che se ne sono andate dal centro città. A Ginevra, 5'300 e a Basilea quasi 2'500. L'analisi mostra però che chi vive già qui da almeno un anno cerca di trasferirsi in periferia.
«Le motivazioni che spingono le persone ad abbandonare il proprio Paese non si conoscono realmente», ha dichiarato l'analista di IAZI Simon Hurst. Quel che si osserva è che gli stranieri prediligono le grandi città «Ginevra, Zurigo e Basilea», è qui che si trovano le grandi multinazionali. L'altro aspetto che viene fatto notare è che spesso gli immigrati hanno una formazione superiore ad alcuni residenti, dunque vengono assunti in posizioni più prestigiose con un conseguente potenziale economico maggiore che apre loro a migliori opportunità sul costoso mercato immobiliare urbano delle città svizzere.
Speculazione sulla migrazione
Che l'immigrazione sia un elemento trainante sui prezzi degli immobili viene confermato anche dal professore di economia di Friburgo Volker Grossman: «Un'immigrazione netta di stranieri dell'1% rispetto alla popolazione originaria porta a un aumento dei prezzi del 2,2% per le nuove locazioni», ha spiegato al quotidiano. «Dopo l'introduzione della libera circolazione delle persone con l'UE nel 2002, i prezzi degli immobili residenziali nelle regioni con un alto livello di immigrazione dall'UE sono aumentati più rapidamente rispetto alle altre regioni».
Tuttavia, tra le ragioni che spingono i residenti benestanti, e che quindi possono permettersi un appartamento lussuoso nel centro cittadino, a scegliere di vivere in periferia si trovano le esigenze familiari e la necessità di godere di maggiore spazio, per esempio. Allo stesso tempo, grazie al potenziamento della rete dei trasporti pubblici, i paesi stanno diventando sempre più attrattivi.
Una questione di età
Gli esperti mettono dunque in guardia: non bisogna abusare ideologicamente dei movimenti migratori come argomento contro l'immigrazione. Per Marco Salvi, che si occupa di migrazione e mercato immobiliare per Avenir Suisse, la pressione sui centri non è in realtà tanto una questione di migrazione di manodopera, quanto di struttura per età. «Gli immigrati sono più giovani della media, più spesso occupati, single e senza figli: per questo sono anche più mobili a livello internazionale». Significa insomma che hanno bisogno di meno spazio per vivere, rispetto alle famiglie, e di una zona più centrale per uscire e vivere la socialità. Vivere in un centro urbano priva inoltre della necessità di spostarsi con un veicolo e di essere in poco tempo da qualsiasi parte: supermercato, cinema, stazione, aeroporto.
Andando avanti nel tempo, tuttavia, anche gli ex immigrati decidono poi nell'agglomerato. Una volta adattati, imparano a spostarsi e sfruttare i vantaggi del vivere lontano dai centri urbani.