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SVIZZERAImposizione individuale: «Sì all'iniziativa e al controprogetto»

20.08.24 - 17:14
La minoranza della CET-N, invece, propone di respingere i due dossier
TiPress
Fonte ats
Imposizione individuale: «Sì all'iniziativa e al controprogetto»
La minoranza della CET-N, invece, propone di respingere i due dossier

BERNA - Con un solo voto di scarto (13 a 12), la Commissione dell'economia e dei tributi del Nazionale (CET-N) raccomanda di approvare sia l’iniziativa popolare "Per un’imposizione individuale a prescindere dallo stato civile", sia il controprogetto indiretto.

La minoranza della CET-N, invece, propone di respingere i due dossier, precisa una nota odierna dei servizi del parlamento. Le camere affronteranno questo tema durante la sessione autunnale, ossia in settembre.

Tenuto conto del risultato risicato, questo dossier darà senz'altro filo da torcere in parlamento. Già l'entrata in materia - risalente a fine giugno - sul controprogetto indiretto del Consiglio federale era stata combattuta (13 a 11 e una astensione). Per la maggioranza, il progetto governativo riflette al meglio la realtà attuale della nostra società. Per la commissione, tale soluzione, oltre a eliminare la penalizzazione fiscale delle coppie sposate, dovrebbe fungere da incentivo per coloro che percepiscono il reddito secondario a svolgere un'attività lavorativa. Allo stesso tempo, considerata l'attuale carenza di forza lavoro, si attende che venga migliorato lo sfruttamento del potenziale nazionale di manodopera qualificata.

Entrando nei particolari del controprogetto, la CET-N ha esaminato tre modelli concernenti l'impostazione dell'imposizione individuale, respingendo sia un modello senza incidenza sul gettito (20 voti a 5), sia una proposta di limitare le minori entrate a 500 milioni di franchi (16 voti a 9). Con 13 voti a 12 la commissione ha poi approvato una proposta che chiede l'entrata in vigore dell'iniziativa al più tardi 6 anni dopo la votazione popolare o dopo la fine del termine di referendum. La CET-N ha però respinto l'idea di includere il finanziamento degli asili nido nel progetto (20 voti a 5).

Diversamente dal Consiglio federale, la CET-N chiede anche di approvare l'iniziativa popolare. Secondo il governo, invece, l'iniziativa si limiterebbe a inserire nella Magna Carta una decisione di principio, in seguito alla quale spetterebbe al legislatore attuare l'imposizione indipendente dallo stato civile, ossia individuale, a livello legislativo. Il "no" del governo si spiega insomma per ragioni soprattutto formali.

I contenuti del progetto - La principale novità della riforma è il passaggio all'imposizione individuale, che sarà effettivo a tutti e tre i livelli statali (federale, cantonale e comunale). Di conseguenza, se il progetto andrà a buon fine, i coniugi saranno tassati separatamente come le coppie non sposate. Dovranno quindi compilare due dichiarazioni d'imposta distinte.

Nell'ambito dell'imposta federale diretta (IFD), la deduzione per i figli verrà aumentata dagli attuali 6700 a 12'000 franchi e sarà ripartita in parti uguali tra i genitori.

La riforma comporterà anche adeguamenti alla tariffa fiscale: le aliquote d'imposta per i redditi medio-bassi saranno ridotte, la quota esente è aumentata e viene diminuito l'importo che definisce il raggiungimento dell'aliquota massima. Gli adeguamenti consentono un effetto di sgravio più omogeneo sulle classi di reddito.

Chi ci guadagna e chi ci perde - Secondo le stime attuali, la classe di reddito più bassa continuerà a non pagare l'IFD. Con il passaggio all'imposizione individuale, le coppie sposate con una ripartizione dei redditi piuttosto uniforme potranno aspettarsi uno sgravio fiscale. Ciò riguarda anche numerosi coniugi pensionati. Grazie alla riduzione della tariffa fiscale anche le persone sole senza figli beneficiano di uno sgravio.

Il discorso cambia per i coniugi con un reddito unico o un secondo reddito basso. Per loro l'IFD è destinata ad aumentare. A essere interessati sono in particolare le famiglie monoreddito con bambini, poiché la metà della deduzione per figli concessa al genitore che non lavora risulterà inefficace. Nel caso delle famiglie monoparentali, l'imposta federale diretta dovrebbe, secondo le previsioni, aumentare praticamente solo per i redditi più elevati. Nel complesso, secondo l'esecutivo, il controprogetto indiretto ridurrà l'onere fiscale per una netta maggioranza dei contribuenti.

Minori entrate - A livello di casse pubbliche, il passaggio al nuovo sistema dovrebbe comportare minori entrate dall'IFD pari a circa a 1 miliardo di franchi, 800 milioni dei quali a carico della Confederazione e 200 milioni dei Cantoni.

Per arrivare a una tale diminuzione del gettito ci vorranno tuttavia diversi anni: a causa della complessità del cambiamento di sistema, ci vorrà tempo prima che tutti i cantoni abbiano adattato la loro legislazione. Le ripercussioni a livello di imposte cantonali è invece difficile da stimare, essendo i Cantoni liberi di definire le loro tariffe e deduzioni.

Dalle ceneri dell'iniziativa PPD - Il tema dell'imposizione individuale non è nuovo: già in passato le richieste di frenare le disparità in materia fiscale ha acceso il dibattito pubblico.

Nel 2016, il popolo ha respinto di misura (con il 50,8% di "no") l'iniziativa popolare dell'allora PPD (ora Alleanza del Centro) "Per il matrimonio e la famiglia - No agli svantaggi per le coppie sposate". Tuttavia, a causa di un errore del governo nella pubblicazione delle cifre, il Tribunale federale ha deciso che il voto andava ripetuto. Più tardi, il comitato d'iniziativa aveva però deciso di ritirare l'iniziativa.

Sullo stesso tema si è mosso anche un comitato interpartitico - composto tra gli altri dall'ex consigliera federale Ruth Metzler (Alleanza del Centro), dalla consigliera nazionale Jacqueline de Quattro (PLR/VD), dal consigliere agli Stati Daniel Jositsch (PS/ZH), dall'ex presidente dell'Unione svizzera degli imprenditori Valentin Vogt e da Adrian Wüthrich, presidente dell'organizzazione sindacale Travail.Suisse - che ha lanciato l'iniziativa "per imposte eque", all'origine del controprogetto.

La proposta di modifica costituzionale chiede esplicitamente il passaggio alla tassazione individuale, coppie sposate incluse. Attualmente, nella Confederazione la tassazione individuale viene applicata alle persone sole e alle coppie non sposate.

Quelle sposate e quelle dello stesso sesso che vivono in un'unione registrata sono invece tassate congiuntamente. I loro redditi, deplorano gli iniziativisti, vengono dunque sommati e pagano un importo più elevato.

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