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ZURIGOCarlos ha colpito ancora, secondini e detenuti

23.10.19 - 15:07
Il giovane delinquente zurighese verrà processato settimana prossima per una serie di episodi - almeno 19 - avvenuti in carcere
Keystone
Carlos ha colpito ancora, secondini e detenuti
Il giovane delinquente zurighese verrà processato settimana prossima per una serie di episodi - almeno 19 - avvenuti in carcere

ZURIGO - Il giovane delinquente zurighese noto con il nome di "Carlos" comparirà di nuovo a processo da mercoledì prossimo per una serie di aggressioni ai danni di secondini, poliziotti e altri detenuti. L'atto d'accusa pubblicato oggi elenca 19 episodi.

"Carlos", che oggi ha 23 anni, deve rispondere di lesioni personali gravi, violenze e minacce contro autorità e funzionari e danneggiamenti. Il detenuto, che per anni ha seguito corsi di "boxe thailandese", ha causato danni per circa 40'000 franchi in vari istituti di pena.

Sei uomini per fermarlo - A ciò si aggiungono i danni fisici e morali riportati dalle persone aggredite. Fra queste figura un secondino che ha dovuto sottoporsi ad una psicoterapia, dopo essere stato picchiato in modo così violento da rendere necessario l'intervento di sei uomini per allontanare l'aggressore.

Il Ministero pubblico ha fatto sapere che annuncerà la richiesta di pena nel corso del processo. "Carlos" è attualmente detenuto nel penitenziario di Regensdorf (ZH) ed il processo avrebbe dovuto tenersi davanti al Tribunale distrettuale di Dielsdorf (ZH).

Per motivi di spazio il processo è tuttavia stato trasferito nella sede del Tribunale distrettuale di Zurigo, si era appreso lo scorso mese di luglio. Il dibattimento inizia il 30 ottobre e dovrebbe durare due giorni. La sentenza sarà resa nota il 6 novembre.

Il passato - Il giovane - che ha alle spalle una lunga storia di delinquenza - era finito sotto i riflettori della cronaca nell'agosto 2013. La tv svizzero-tedesca SRF aveva allora messo in onda un documentario nel quale si riferiva di misure di presa a carico nei suoi confronti che comprendevano anche lezioni di "boxe thailandese" e costavano circa 29'000 franchi al mese.

La vicenda aveva sollevato un ampio dibattito e scosso anche la politica. Ad essa era stata attribuita in seguito la mancata rielezione dell'allora capo del Dipartimento di giustizia zurighese Martin Graf (Verdi), vittima a suo dire delle "esagerazioni dei media".

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