Fonderà un organismo indipendente chiamato CH++, che vuole promuovere scienza e tecnologia.
A suo dire la Svizzera naviga «alla cieca» in materia di dati e critica le tecnologie obsolete usate dalla Confederazione.
BERNA - L'epidemiologo Marcel Salathé lascerà la task force federale sul coronavirus. Intende creare, assieme ad altri scienziati, un'organizzazione per rafforzare le competenze scientifiche e tecnologiche della politica, dell'amministrazione e della società.
Questa nuova associazione, con persone provenienti dalla società civile e denominata CH++, vuole essere indipendente dal punto di vista ideologico e finanziario, viene spiegato in una nota diramata oggi. Affinché l'organizzazione sia «veramente indipendente», Marcel Salathé ha deciso di lasciare la task force Covid-19, come ha spiegato lui stesso in un'intervista alla SonntagsZeitung.
L'epidemiologo del Politecnico federale di Losanna (EPFL) afferma di essere soddisfatto del lavoro compiuto dalla task force. Ma ritiene che l'amministrazione federale abbia «due decenni di ritardo» per quanto riguarda l'uso delle tecnologie moderne.
A suo avviso, la Svizzera naviga «alla cieca» in materia di dati. Salathé deplora che «al posto di utilizzare sistemi informatici rapidi, si sta cercando di far fronte a sviluppi rapidi mediante il fax».
Tra i membri del comitato di CH++ figura la ginevrina Olga Baranova, la quale ritiene che la pandemia «abbia rivelato a che punto la Svizzera abbia bisogno di un 'upgrade'. Sono delusa che il nostro Paese, noto per il suo know-how e la sua affidabilità, sia stato incapace di gestire meglio la pandemia», ha aggiunto citata nel comunicato.
Tra le azioni concrete, la nuova associazione vuole in particolare istituire un «rating trasparente della competenza tecnologica e scientifica dei parlamentari». Intende pure rafforzare l'interesse per la scienza nonché la sua comprensione tra la popolazione.