Gli inquirenti sono riusciti a catturarlo con una trappola e una sostanza chimica. Il sacerdote: «I soldi non erano per me»
WÄDENSWIL (ZURIGO) - Da diversi mesi nella cassetta delle donazioni della chiesa parrocchiale di Wädenswil, nel cantone di Zurigo, mancavano dei soldi. O meglio, c'erano meno soldi rispetto agli altri mesi.
Un calo di donazioni iniziato verso aprile e che non era passato inosservato a chi puntualmente aveva il compito di raccogliere i proventi delle elemosine. Per cogliere in fallo il colpevole è stato richiesto l'intervento della polizia, la quale è riuscita a beccare l’autore dei furti.
Gli inquirenti hanno deciso di cospargere sulle banconote presenti nelle collette una particolare sostanza chimica che poteva essere rilevata sulla pelle. Lo scorso 13 novembre sono state controllate tutte le persone che avevano accesso alla colletta. Il risultato ha lasciato senza parole: la sostanza chimica è stata identificata solo sulle mani del sacerdote stesso.
«Non rubavo per me, ma per i bisognosi»
Il parroco in questione lavorava nella parrocchia solo dal mese di marzo del 2023. Come ha riferito la stessa parrocchia di Wädenswil sul proprio sito web, l'uomo è stato rilasciato tre giorni dopo essere stato catturato. Il sacerdote è anche oggetto di un procedimento penale da parte della polizia per irregolarità finanziarie.
La parrocchia non ha voluto fornire ulteriori informazioni a causa del procedimento in corso.
Non è chiaro quanto denaro il prete abbia effettivamente rubato. Tuttavia, interrogato, ha dichiarato di non aver usato il denaro per sé, ma per una famiglia bisognosa. Aveva quindi agito guidato più dal cuore che dalla ragione.
Una spiegazione che dovrà essere ora dimostrata, perché finora non è stato provato nulla in merito. Per il clerico resta ferma la presunzione di innocenza almeno fino alla sentenza.