Intanto l'ISIS lo celebra: «È nata la nuova generazione del califfato».
ZURIGO - Per i compagni di classe, il giovane tunisino che sabato scorso ha accoltellato un ebreo ortodosso è un solitario, senza amici, «pieno di cose folli in testa». Secondo le testimonianze dei suoi coetanei raccolte da 20 Minuten, infatti, il 15enne frequentava «strani gruppi su Reddit e non parlava quasi mai».
Alla notizia del reato, i compagni di classe sono rimasti sorpresi e scioccati: «Ci è stato solo detto che non sarebbe venuto a scuola per molto tempo. Aveva un approccio riservato. Però, a volte, all’improvviso, urlava frasi senza senso». Intanto, i profili social del ragazzo sono stati bloccati. Sabato aveva pubblicato una foto con la didascalia “ora”.
Su alcuni canali Telegram vicini all’ISIS, l’accoltellamento di sabato sera a Zurigo, anche a seguito del video pubblicato dall’attentatore (la Polizia ha confermato la veridicità), è stato celebrato come la nascita di una «nuova generazione del califfato».
Come scrive il Middle East Media Research Institute (Memri), un canale pro Stato islamico avrebbe caricato un post in cui l'attacco veniva lodato come risultato dell' indottrinamento ideologico portato avanti dai leader dell'ISIS. «È nata una nuova generazione impegnata nel monoteismo e non scoraggiata dai valori occidentali».
Per gli iscritti al canale, il 15enne accoltellatore rappresenta una gioventù che Allah sta preparando per «condurre la vera lotta contro i miscredenti, ovunque siano».
Secondo gli esperti di terrorismo Guido Steinberg e Pieter Van Ostaeyen, il video è in linea con la dottrina dello Stato islamico: «Chiede di ammazzare in ogni luogo i miscredenti. Dice esattamente cosa vorrebbe fare: recarsi nella sinagoga per uccidere e dare la caccia ai non credenti».
Con tutta probabilità, la guerra a Gaza ha "fomentato" ulteriormente il 15enne. «Conclude il video nel modo canonico - spiegano i due esperti - nominando i nemici dell’ISIS e invitando tutti i musulmani a eliminare gli ebrei e gli infedeli, sciiti compresi, con varie armi come coltelli e molotov».