Gli oppositori non l'hanno presentata entro la scadenza del 28 giugno
BERNA - L'iniziativa popolare "Per una telefonia mobile compatibile con la salute e a basso consumo energetico", lanciata degli oppositori alla tecnologia 5G, è fallita. Non è stata presentata entro la scadenza del 28 giugno, riferisce oggi il Foglio federale.
I promotori dell'iniziativa popolare, per cui occorrevano 100'000 firme, volevano in particolare vietare l'aumento dei valori limite per le radiazioni non ionizzanti degli impianti (di 4-6 volt per metro iscritti nell'ordinanza del 23 dicembre 1995), nemmeno a seguito di nuove procedure di misurazione. E le ditte che pianificano un aumento della potenza d'impianti esistenti, avrebbero dovuto ottenere il consenso scritto degli abitanti residenti nel raggio di 400 metri.
Oltre a ciò, si sarebbe dovuto distinguere la fornitura di telefonia mobile e Internet tra quella per l'esterno e quella per l'interno. Le prestazioni delle antenne di telefonia mobile e delle reti locali senza filo erano da ridurre affinché le emissioni non attraversino più gli edifici. E all'interno i dati non dovevano essere trasmessi via onde elettromagnetiche ma attraverso fibre ottiche o cavi coassiali.
Fra l'altro, in tutti i mezzi di trasporto pubblici avrebbe dovuto essere disponibile un gruppo di posti a sedere in cui fosse vietato l'uso di apparecchi elettronici.