Si del Governo alla revisione delle norme sull’ineleggibilità, sulla destituzione e sulla sospensione di persone condannate o perseguite per crimini o delitti contrari alla dignità della carica. Se il Gran Consiglio approverà il progetto ci sarà una votazione perché comporterebbe una modifica della Costituzione cantonale.
Il messaggio trae origine da un’iniziativa parlamentare presentata da Alex Pedrazzini per il gruppo PPD nella forma generica, poi accolta dal Gran Consiglio. Il Governo dà pertanto seguito alla decisione parlamentare.
Il diritto cantonale ora conosce solo norme sulla destituzione di membri del Consiglio di Stato e del Municipio e sancisce l’ineleggibilità alla funzione di Consigliere di Stato del cittadino condannato alla pena della reclusione o della detenzione per crimini o delitti contrari alla dignità della carica. I giudici di pace possono essere destituiti o sospesi.
Con la revisione, i membri delle autorità cantonali la cui elezione è popolare possono essere destituiti qualora siano stati condannati alla pena detentiva o alla pena pecuniaria per crimini o delitti contrari alla dignità della carica. Se un membro di tali autorità è perseguito per quei reati, può essere sospeso dalla funzione.
Il messaggio introduce inoltre una norma generale sull’ineleggibilità a tutte le cariche cantonali con elezione popolare e a quella di deputato al Consiglio degli Stati.
Le funzioni toccate dalla revisione sono quelle di: membro del Gran Consiglio e del Consiglio di Stato; membro del Consiglio comunale e del Municipio; deputato al Consiglio degli Stati; e giudice di pace e supplente giudice di pace.
Dal punto di vista legislativo, la revisione comporta la modificazione della Costituzione cantonale. Pertanto, qualora il Gran Consiglio accolga il messaggio, anche il Popolo sarà chiamato ad esprimersi sul tema.