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BELLINZONA - "Esprimiamo la nostra totale solidarietà a Teresa Guarna, Siro Petruzzella e Matteo Pronzini e invitiamo gli organi direttivi nazionali di Unia a ritornare al più presto sulle proprie decisioni": così 'Officina Donna - L'altra metà della resistenza' in un appello lanciato a sostegno dei due sindacalisti e della segretaria di Unia Bellinzona, protagonisti di un recente conflitto all'interno della sezione Bellinzonese di Unia.
Oggi i firmatari di questo appello comunicano di aver preso atto dell'esito di tale vertenza e constatano "come le decisioni assunte penalizzano fortemente lo sviluppo di un sindacalismo combattivo e democratico nella nostra regione".
Officina Donna afferma infatti di apprezzare le capacità sindacali, la disponibilità e la generosità mostrate nella lotta delle Officine da Guarna, Petruzzella e Pronzini, i quali prima ancora erano stati protagonisti della mobilitazione per il rinnovo del contratto dell’edilizia.
"Queste lotte e questa presenza sindacale - si legge nel testo - sono state e sono la speranza di un nuovo sindacalismo, realmente vicino alle lavoratrici e ai lavoratori e alle loro esigenze; di un sindacalismo democratico, fondato sulla partecipazione in prima persona dei salariati; di un sindacalismo capace di parlare a tutta la popolazione, di costruire un rapporto con essa, di rivolgersi a tutta la società". E a parere di Officina Donna, Teresa Guarna, Siro Petruzzella e Matteo Pronzini hanno rappresentato questa capacità dell’organizzazione sindacale di mettersi totalmente al servizio delle lavoratrici e dei lavoratori e delle loro strategie. "È quindi fondamentale che essi possano continuare a svolgere il loro ruolo in Ticino come finora", conclude.
