Gaetano Riccioli, proprietario dell'omonimo garage: "Sanno che ho problemi di salute, eppure si accaniscono su di me". Il sindaco: "Quel piazzale è un orrore"
CASTIONE – Una lunga serie di acciacchi fisici, un piccolo garage da mandare avanti. E soprattutto una guerra con le autorità che dura quasi da un decennio. Il vaso per Gaetano Riccioli, classe 1951, titolare dell’omonimo garage di Castione, è colmo: “Il Municipio mi rende la vita impossibile. Continuano a mandarmi raccomandate, perché le auto esposte sul mio piazzale darebbero fastidio. In Comune sanno che ho problemi di salute, eppure insistono”. E il sindaco Luigi Decarli replica seccato: “La situazione di Riccioli danneggia l’immagine di tutto il comune. Quel piazzale è un orrore”.
Disordine - In sostanza, a infastidire le autorità sarebbe il ‘disordine’ che regna sul terreno di Riccioli. Ancora il proprietario: “Dicono che i veicoli esposti sono inservibili, mi invitano a eliminarli. Solo perché sono un po’ vecchi o non hanno le targhe. Oppure mi fanno storie perché sul mio terreno ci sono copertoni o pezzi usati. Io con l’usato e con le riparazioni ci vivo. È normale che li lasci lì”. Poi il meccanico sottolinea: “Soffro di una distrofia, ho rotto il femore e mi manca un rene. Mi mancano pochi anni alla pensione, non sono al top della salute, eppure mi do da fare, ho voglia di lavorare. Non capisco tutto questo accanimento nei miei confronti. Se vogliono che chiuda, me lo dicano. Altrimenti mi diano una mano”. Il sindaco, dal canto suo, è categorico: “Il nostro è un chiaro ordine di sgombero. Il piazzale di Riccioli si trova all’ingresso del paese, proprio nel comparto in cui prende vita la stazione Tilo. È un biglietto da visita indegno per Castione”. Per la cronaca, il fotografo di Ticinonline sul posto ha immortalato un certo caos anche in un altro terreno, situato proprio accanto al garage Riccioli.
Rogo - La situazione di Riccioli è peggiorata ulteriormente dopo il rogo che circa un anno fa ha colpito la sua azienda. L’episodio fece discutere anche per il sospetto di origine dolosa. “L’incendio mi ha creato ancora più disguidi. È vero, il mio garage non è il massimo dal punto di vista dell’ordine. Ma io ce la metto tutta per cercare di migliorare. Il fatto è che sono da solo e, a causa dei miei dolori, posso lavorare poche ore al giorno. Devo anche guadagnare qualche franco. Non posso solo fare ordine come invece pretendono le autorità. Non mi va di fare la vittima sui media, ma chiedo un po’ di comprensione”. Ma Decarli sembra avere esaurito la pazienza. “Ne abbiamo avuto fin troppa. Riccioli ha avuto tutto il tempo necessario a disposizione. Non accettiamo più un degrado del genere sul nostro territorio. Ci sono addirittura le piante che spuntano tra le carcasse delle macchine. Siamo decisi a risolvere la questione una volta per tutte”.