Alla base della situazione ci sarebbe il comportamento di una responsabile vendita. I vertici dell’assicurazione, però, smentiscono e minimizzano
LUGANO – Clima rovente in casa Swica. L’assicurazione malattia sarebbe confrontata con una situazione senza precedenti, tra licenziamenti e partenze. Alla base ci sarebbe l’atteggiamento, duro e aggressivo, di una responsabile vendita, basata a Lugano, entrata in carica qualche tempo fa.
Segnalazioni anche ai sindacati – Pressioni su pressioni. Mobbing. Pretese assurde. Le segnalazioni giunte a Tio/ 20 Minuti, e riportate anche ai sindacati, parlano di comportamenti oltre il limite dell’umanità. Circolerebbero anche alcune email che provano le discutibili modalità della signora in questione. E alla fine il dipendente o si licenzia, poiché sfinito ed esausto, o viene licenziato.
Una situazione diffusa – Che la situazione in diverse assicurazioni non sia rosea è cosa assodata. Complice la concorrenza sempre più agguerrita l’asticella del rendimento si sta alzando sempre di più. Causando condizioni di burnout e malattie professionali.
Una replica che lascia l’amaro in bocca – Tio/ 20 Minuti ha interpellato la direzione generale di Swica. La riposta della portavoce Silvia Schnidrig lascia l’amaro in bocca. Non solo perché la nostra interlocutrice resta sulla difensiva. «Non abbiamo registrato un turnover del personale superiore alla media in Ticino – sottolinea Schnidrig –. Come in qualsiasi altra azienda, di tanto in tanto dobbiamo notificare delle disdette».
Risposte spiazzanti – La signora Schnidrig non si piega nemmeno quando le facciamo presente che le voci sui malumori all’interno di Swica circolano ormai da mesi. Nuovamente spiazzante la sua replica. «Per motivi di protezione dei dati del personale, non vogliamo commentare i motivi delle disdette».
Silenzio surreale – Bocca cucita, infine, sulla causa di questa situazione. La collaboratrice “incriminata” non viene mai menzionata da Schnidrig. Nemmeno su nostra esplicita richiesta. «Tutte le decisioni relative al personale vengono prese in collaborazione con le risorse umane di Winterthur, nostra sede centrale». Un silenzio surreale, che forse vale più di mille altre parole.