Il numero dei decessi è passato da una media di 62 alla settimana a 122.
Nei Grigioni l'incremento è stato decisamente più contenuto
BERNA - La pandemia di coronavirus, diffusa in tutta la Svizzera, colpisce duramente il Ticino: il numero dei morti è raddoppiato rispetto a tempi normali, rileva oggi il SonntagsBlick, che ha analizzato le cifre pubblicate venerdì dall'Ufficio federale di statistica (UST).
Secondo i dati dell'UST, negli anni tra il 2015 e il 2019, tra metà marzo e metà aprile, in Ticino sono morte mediamente 62 persone alla settimana. Quest'anno - caratterizzato dalla presenza del coronavirus - i decessi registrati mediamente in una settimana nello stesso periodo sono stati 122, pari a un incremento del 97%, sottolinea il domenicale.
Secondo i dati dell'UST nei Grigioni la media di decessi a settimana negli ultimi cinque anni, tra metà marzo e metà aprile, è stata di 33, mentre quest'anno è stata di 41.
Una sovramortalità del 97% - continua il settimanale - mai vista prima dalla Svizzera e questo nonostante il lockdown, sottolinea. A termine di confronto, il tasso di mortalità più elevato dovuto all'influenza stagionale di questo inverno è stato di quasi il 10%, precisa il SonntagsBlick. E nell'anno peggiore come il 2017 ha raggiunto quasi il 25%, aggiunge.