Il Covid non ha atterrato lo scalo che sotto la gestione cittadina registra movimenti superiori alle attese
Proprio il timore dei contagi sembra aver incentivato un nuovo modo di volare tra gli uomini d'affari e non solo. Il sindaco Borradori: «Tutti i grandi scali hanno subito un contraccolpo enorme, noi invece nel confronto con un anno fa raggiungiamo una cifra d'affari molto vicina»
LUGANO - Lo davano per morto, invece sta dimostrando una vitalità sorprendente. Sono ormai trascorsi quasi due mesi dal 1. giugno, quando la cloche dello scalo è passata dalla Lugano Airport Sa nelle mani della Città. La notizia è che malgrado il coronavirus, o forse proprio grazie al virus, c’è fermento in pista: «I movimenti ci sono e per numero superano quelli che avevamo preventivato tenuto conto anche della pandemia. Siamo fiduciosi» dice Tiziano Ponti, che assieme all’avvocato Emanuele Stauffer coordina il gruppo di lavoro istituito dal Municipio per traghettare l’aeroporto ai privati, ma che finora ha lavorato soprattutto per tenerlo operativo.
«Può sembrare singolare - commenta Marco Borradori, sindaco di Lugano - come tutti gli scali maggiori abbiano subito un contraccolpo enorme dalla pandemia con uno spaventoso calo di voli, mentre noi invece nel confronto con un anno fa raggiungiamo una cifra d'affari che si avvicina molto al periodo pre Covid».
«Nel mese di giugno - fornisce qualche numero Ponti - sebbene per più di due settimane con la chiusura delle frontiere i velivoli provenienti dall’estero dovevano passare da Zurigo o da Ginevra, nonostante queste settimane perse abbiamo registrato solo un calo rispetto al 2019 del 14%. Oltretutto con orari ristretti tenuto conto del personale ridotto. Anche luglio sta procedendo bene e conferma una ripresa migliore delle aspettative».
Tra chi frequenta l’aeroporto è stato notata la presenza di numerosi aerotaxi, in particolare Pilatus Pc-12 appartenenti a varie compagnie. È un fenomeno nuovo che evidenzia anche Ponti: «Posso confermarlo. Si tratta di uomini d’affari che probabilmente prima usufruivano di voli in business class presso altri aeroporti e adesso optano per questi servizi di aerotaxi. È un atout del nostro aeroporto che essendo piccolo può offrire procedure molto snelle e veloci. Inoltre, in questo periodo, si evitano i rischi di contagio legati all’affollamento. Era una nicchia, intravista, che si sta confermando». Non solo, ma continua Ponti, «questo sottolinea l’importanza di avere una struttura del genere sul territorio per il promovimento economico della regione».
Un pensiero condiviso dal sindaco Borradori: «L'importante è che uno scalo possa esserci perché è un valore aggiunto. In gestione ai privati o pubblico, sarà privati immagino, centrale sarà in futuro mantenerlo».