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CANTONE15 proposte per combattere il malessere psico-sociale

17.03.21 - 13:53
Provengono dal Sindacato indipendente studenti e apprendisti
Deposit - foto d'archivio
15 proposte per combattere il malessere psico-sociale
Provengono dal Sindacato indipendente studenti e apprendisti

BELLINZONA - Il malessere psichico e sociale ha visto in questo periodo una preoccupante diffusione tra il corpo studentesco. È l'analisi del Sindacato indipendente studenti e apprendisti (SISA), che rivendica un rafforzamento del sostegno psicologico scolastico e delle condizioni di studio meno stressanti.

«La situazione pandemica, sommata al peggioramento delle condizioni materiali di diverse famiglie e studenti, della qualità di vita e delle condizioni di studio con l’introduzione della didattica a distanza, ha inevitabilmente incrementato l’insorgenza di disturbi di ordine psicologico», si legge in un comunicato stampa. Per questo l'assemblea del SISA ha approvato la risoluzione “Pandemia e malessere psichico e sociale: occorre agire e subito”.

Si tratta di 15 proposte concrete al fine di intervenire sulle cause e sugli effetti del malessere mentale tra il corpo studentesco. Tra queste, l’abolizione del limite di ripetizioni dell’anno nel secondario II e la democratizzazione dell'accesso al sostegno psicologico, ma anche un intervento diretto contro i prestiti di studio, un potenziamento delle borse di studio e la riapertura degli atenei.

 

Intervenire sulle cause

i. Riaprire immediatamente le università, con le dovute misure di sicurezza.
ii. Democratizzare le condizioni di studio e l’accesso agli studi accademici: ampliare e facilitare l’accesso a una borsa di studio, anche attraverso uno sportello appositamente adibito a questo scopo che analizzi la mutata situazione finanziaria del richiedente per via delle
conseguenze economiche della pandemia;
iii. Ridurre l’indebitamento studentesco: abrogare il sistema di prestiti di studio da rimborsare dopo il diploma, che incrementa la precarietà e l’instabilità economica dei laureati, incentrando gli aiuti finanziari agli studenti su borse di studio a fondo perso;
iv. Condonare immediatamente il debito studentesco: lo Stato, che finanzia campagne contro l’indebitamento giovanile, non deve farsi promotore dello stesso;
v. Rispettare il diritto allo studio nel secondario I e II: ampliare il servizio pubblico nell’ambito del sostegno allo studio attraverso l’introduzione di corsi di recupero gratuiti e pubblici in tutti gli ordini scolastici;
vi. Frenare la selezione sociale: abrogare il limite alle ripetizioni dell’anno nel secondario II, abolire i momenti valutativi a sorpresa e modificare la modalità d’ottenimento della maturità introducendo una sessione di recupero durante l’estate;
vii. Abolire le pratiche aziendalistiche di valutazione quantitativa: abrogare la notazione numerica per la valutazione e introdurre dei colloqui valutativi di gruppo oppure individuali a seconda del tipo di esercizio proposto;
viii. Mutare la natura classista del rapporto allievo-docente: ridurre il numero di allievi per classe e aumentare l’effettivo docente per ridurre le pressioni sul rendimento scolastico e privilegiare il pieno sviluppo della/o studentessa/studente;
ix. Ridurre il carico di lavoro e le pressioni sull’allievo: ridurre la dotazione oraria settimanale, trasformando una parte delle ore-lezione canoniche in momenti di recupero e lavoro individuale con il docente;
x. “La pausa è sacra”: introdurre il diritto ad una pausa di minimo 5 minuti ogni 45 minuti di lezione e garantire almeno 60 minuti di pausa ogni 3 ore-lezione.

Intervenire sugli effetti

i. Interrompere il percorso formativo è un diritto: diritto ad un congedo scolastico per motivi medici e a preservare gli elementi valutativi fino ad allora ottenuti. Anche le/gli apprendiste/i devono poter interrompere il percorso di studio con una garanzia contro il licenziamento;
ii. Parti eque tra diseguali: generalizzare la possibilità di poter differenziare la modalità didattica d’insegnamento in casi eccezionali di bisogno (disturbi dell’attenzione, dislessia, etc.);
iii. Democratizzare il benessere mentale: introdurre uno psicologo di sede ogni 500 allievi che partecipi ai consigli di classe. Questo deve captare l’emergenza di un disturbo in un allievo e reindirizzarlo verso uno psicologo esterno che lo segua individualmente e gratuitamente: a questo scopo il servizio medico-psicologico cantonale (SMP) del DSS/DECS dev’essere potenziato e ampliato;
iv. Rafforzare la formazione del corpo docente: migliorare la formazione del docente, introducendo dei corsi che sensibilizzino maggiormente sulle tematiche della salute mentale;
v. Contro la stigmatizzazione di chi soffre: rafforzare e introdurre delle campagne di sensibilizzazione e prevenzione sul tema del benessere e della salute in tutti cicli formativi.

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COMMENTI
 

lollo68 3 anni fa su tio
C'è chi non ha accesso alla borsa di studio perché viene preso il reddito compreso il valore locativo, ma non vengono considerate tutte le deduzioni come nella dichiarazione fiscale! Esempio: interessi ipotecari CHF 4'000.--, ma chi ne paga di più?

seo56 3 anni fa su tio
🤐🤐🤐🤐
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