I giudici del Tribunale federale hanno confermato la legittimità delle misure introdotte nel 2018.
La Polizia potrà così svolgere al meglio le indagini preventive, evitando così di dover agire solo in maniera reattiva.
BELLINZONA - Il Tribunale federale ha respinto il ricorso presentato nel marzo di due anni fa contro la modifica della Legge cantonale sulla polizia, decisa il 10 dicembre 2018 dal Gran Consiglio, confermando così la legittimità delle misure introdotte con la modifica normativa. Il Dipartimento delle istituzioni ha preso atto «con soddisfazione» della sentenza e «si rallegra del chiaro esito del ricorso, integralmente respinto», si legge sul comunicato stampa odierno.
La sentenza - ricordiamo - concerne il ricorso presentato il 7 marzo 2019 contro la modifica di legge che ha introdotto le norme, giudicate indispensabili, per dotare la Polizia cantonale degli strumenti necessari a svolgere indagini preventive e meglio tutelare la salute e l’integrità delle persone, evitando così di dover agire solo in maniera reattiva.
Le modifiche relative all’istituto della custodia di polizia, in virtù del quale sarà permesso trattenere temporaneamente una persona, qualora le circostanze lo dovessero esigere, rispettivamente la trattenuta di minorenni per il tempo necessario alla loro riconsegna a chi ne detiene la custodia o all’autorità di protezione dei minori, «permetteranno alla Polizia cantonale di svolgere il compito di tutela della cittadinanza fondandosi su chiare disposizioni di legge», spiega il Dipartimento delle istituzioni.