L'aggiornamento del preventivo mostra un lieve miglioramento. Ma il passivo a fine anno sarà di circa 200 milioni
BELLINZONA - È migliorato, ma non di molto, l'andamento delle finanze cantonali. Lo si evince dalle cifre dell'aggiornamento intermedio del preventivo 2021 (al 30 giugno) presentate oggi dal Dipartimento delle finanze e dell'economia.
Dall'aggiornamento delle principali voci di spesa e dei ricavi emerge un disavanzo stimato di -156.1 milioni di franchi, in linea quindi con i -175.5 milioni risultanti dall'ultimo preconsuntivo. Questo disavanzo, precisa il DFE, andrà ad aggiungersi con quello registrato nel 2020, portando a un valore cumulato a fine 2021 (in termini di capitale proprio negativo) di circa 200 milioni di franchi. Una cifra che è destinata a peggiorare con il disavanzo prospettato dal preventivo 2022.
Pandemia, trasporti e quote della BNS
A rendere un po' meno peggio le cifre prospettate lo scorso aprile è stato in primo luogo l'aggiornamento delle stime del PIL per l'anno corrente prese in considerazione per la valutazione dei gettiti e la decisione dell’Ufficio federale dei trasporti di assicurare la copertura delle conseguenze finanziarie della pandemia sulle imprese di trasporto. Allo scostamento del risultato rispetto al preventivo che indicava un disavanzo di -230.7 milioni di franchi concorrono inoltre maggiori ricavi per 125.8 milioni di franchi. Questo aumento, precisa il DFE, è riconducibile in larga parte alla quota sull’utile della Banca Nazionale Svizzera che cresce di 80.4 milioni di franchi rispetto a quanto preventivato.
L’incremento, viene precisato, «è da ricondurre alla nuova convenzione del 29 gennaio 2021 tra la BNS e il Dipartimento federale delle finanze per il periodo 2021-2025 che prevede, in funzione del livello dell’utile di bilancio, una distribuzione massima di 6 miliardi di franchi a Confederazione e Cantoni, ciò che è avvenuto nel 2021». A questo si somma l'aumento stimato nelle recenti previsioni congiunturali, valutato in 30 milioni di franchi dal gettito delle persone fisiche e in 18.5 milioni da quelle giuridiche.
Sul fronte delle spese, le voci più importanti riguardano l'organizzazione legata all'emergenza sanitaria (pari a 21.1 milioni, dei quali 12.7 coperti dai rimborsi della Confederazione), i contributi per i casi di rigore e le relative spese di revisione (quantificati in 17 milioni), i costi del personale (11 milioni) e le prestazioni ponte Covid per un totale di 5.9 milioni di franchi.
Un orizzonte che non lascia sereni
Come detto, le attuali previsioni di disavanzo a bilancio sono destinate a peggiorare per la fine dell'anno e in ottica di preventivo 2022. «Il cumulo di un importante disavanzo a bilancio - scrive il DFE - è fonte di preoccupazione considerando che andrà riassorbito negli anni a venire e non disponendo il Cantone di riserve». Per questo motivo, il Consiglio di Stato «ribadisce la necessità di stabilire delle priorità per garantire una politica finanziaria sostenibile ed equilibrata nel medio periodo, permettendo così di mantenere la necessaria progettualità».