Dopo un 2020 complicato, l'anno scorso l'associazione ha salvato e distribuito 5'182 tonnellate di cibo in Svizzera.
In netto aumento anche i numeri ticinesi: le derrate alimentare salvate sono salite a 640 tonnellate (+139 ton), mentre le persone aiutate sono passate da 2'106 a 2'200.
BELLINZONA - Dopo un 2020 complicato a causa della pandemia (e delle restrizioni a lei collegate), il Tavolino Magico lo scorso anno è tornato a pieno regime. In tutto il Paese ha salvato e distribuito 5'182 tonnellate di alimenti (+14% rispetto al 2020), aiutando oltre 21'000 persone in difficoltà.
Più cibo salvato e beneficiari nella Svizzera italiana - Anche il Ticino ha registrato un sensibile aumento sia per quanto riguarda il cibo salvato - 640 tonnellate (+ 139 ton) - sia per quanto riguarda i ticinesi aiutati, passati da 2'106 a 2'200 nell'arco di 365 giorni. «Una cinquantina di persone, quasi tutti provenienti da programmi occupazionali, è attiva alla piattaforma logistica di Cadenazzo dove il cibo viene smistato ai 14 centri di distribuzione sparsi sul territorio, nei quali lavorano quasi 300 volontari». La crescita della domanda ha costretto Tavolino Magico ad ampliare il suo magazzino per ospitare più cibo e poterlo distribuire agli indigenti. «Prevediamo inoltre di aprire almeno un nuovo centro di distribuzione nel Luganese. Stiamo cercando una struttura idonea».
Tanto da fare - A ogni modo, Tavolino Magico, che lo scorso anno si espanso maggiormente anche in Romandia e che a livello svizzero ha aperto sei nuovi punti di consegna, guarda al futuro con ottimismo. «C'è ancora molto da fare», precisa il direttore Alex Stähli. «Le 5'182 tonnellate di derrate salvate sono solo una goccia in un oceano di sprechi da 2.8 milioni di tonnellate». Il lavoro, quindi, non manca. «Ci siamo posti obiettivi ambiziosi per quest'anno. Dobbiamo ringraziare di cuore i nostri partner, i volontari, i donatori di prodotti e i sostenitori che ci consentono di raggiungerli».
L'organizzazione Tavolino Magico è stata fondata nel 1999 e ha la sua sede centrale a Winterthur, nel canton Zurigo.