Parlare del conflitto Israele-Palestina in classe? A diversi studenti liceali non dispiacerebbe, ci siamo fatti spiegare il perché.
LUGANO - Il nuovo conflitto fra Israele e Palestina diventa materia di dibattito anche nelle aule di scuola. TIO ha voluto raccogliere le opinioni di alcuni studenti del Liceo di Lugano 1. Dai loro pensieri, emerge il bisogno di saperne di più e soprattutto il desiderio di dedicare più ore alle lezioni di storia contemporanea. È quello che pensa per esempio Beatrice, studentessa che frequenta la 2a.
«La lezione di storia è l'unico modo che abbiamo di affacciarci in modo approfondito sull'argomento - dice - e quindi penso che dovrebbero essere fatte più lezioni perché la storia che stiamo vivendo adesso è una storia di cui noi siamo i protagonisti».
Per Emanuele, 16 anni, il tema «bisognerebbe trattarlo con più frequenza e se ne parlassimo scopriremmo dei lati nascosti e il nostro coinvolgimento potrebbe variare» ha detto.
Gabriel frequenta la 3a e fa presente che in classe della guerra fra israeliani e palestinesi se ne parla e «quando si apre il dibattito c'è chi è un po' più aggressivo chi un pò meno». Aaron, il presidente del Comitato studentesco, ha ricordato che «abbiamo invitato esponenti di associazioni sia palestinesi che israeliane, così i nostri studenti potevano ben conoscere a 360 gradi i motivi del conflitto».