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Exit: «In caso di problemi economici il costo per l'accompagnamento alla morte è zero»

Dopo il caso di Christian alcune precisazioni: «Anche per i nuovi iscritti il costo massimo non raggiunge i 4 mila franchi»
tamedia
Exit: «In caso di problemi economici il costo per l'accompagnamento alla morte è zero»
Dopo il caso di Christian alcune precisazioni: «Anche per i nuovi iscritti il costo massimo non raggiunge i 4 mila franchi»
La raccolta fondi per Christian, il luganese che ha espresso il desiderio di accedere al suicidio assistito e così «alleviare le sue insostenibili sofferenze» ha incontrato un'incredibile solidarietà. Grazie alla solidarietà di tantissimi donato...

La raccolta fondi per Christian, il luganese che ha espresso il desiderio di accedere al suicidio assistito e così «alleviare le sue insostenibili sofferenze» ha incontrato un'incredibile solidarietà. Grazie alla solidarietà di tantissimi donatori e all'articolo pubblicato su Tio/20 minuti, l'obiettivo - 8 mila franchi - è stato raggiunto in un batter d'occhio (e persino superato).

La cifra, va detto, è più elevata rispetto a quanto Exit chiede per l'accompagnamento alla morte. «Molto probabilmente - sottolinea Ernesto Streit, responsabile di Exit Ticino - chi ha lanciato la raccolta fondi ha calcolato anche spese accessorie come quelle funerarie». La quota in esubero inoltre - è stato anche precisato su gofundme.com -, andrà al figlio di 10 anni e alla Lega contro il cancro. Ma un chiarimento riguardo procedure e costi di Exit è d'obbligo.

Per accedere ai suoi servizi, per prima cosa, serve essere associati. «La quota associativa è di quarantacinque franchi l'anno. Dopo tre anni da soci l'accompagnamento alla morte è assolutamente gratuito», spiega Streit. Per i nuovi associati, invece, è richiesta una partecipazione ai costi: «Si tratta di 3'700 franchi». Una cifra, questa, alla quale l'associazione è però «disposta a rinunciare, in caso di comprovati problemi economici».

Exit, d'altra parte, può godere di un importante numero di soci - ad oggi centosessantacinquemila - che tramite la quota annuale possono usufruire anche degli altri servizi offerti dall'associazione, come ad esempio la consulenza per il testamento biologico.

Non tutti i soci, insomma, vogliono ricorrere al suicidio. Per farlo, in ogni caso, non basta essere associati. «Nel momento in cui si desidera concretizzare l'accompagnamento alla morte, bisogna presentare diagnosi mediche e certificati che comprovino una situazione psicofisica idonea. La persona deve essere anche in grado di intendere e volere». Proprio per questo è più facile che il suicidio assistito sia permesso a chi presenta gravi patologie fisiche rispetto a chi, invece, ha comprovati problemi di salute mentale.

Streit in ogni caso invita a non associarsi all'ultimo momento: «Anche perché, per i nuovi associati, c'è tipicamente un tempo d'attesa di novanta giorni prima di poter accedere alla pratica per il suicidio assistito».

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