Dal 2008, quando due gruppi di destrieri scesero dal monte alla ricerca di cibo, va in scena il passaggio migratorio
ROVIO - Diciannove cavalli in transito dal Pian delle Noci in quel di Lanzo d'Intelvi (Como) al Monte Generoso: non è un fatto casuale, bensì la tradizionale transumanza primaverile dei cavalli che scendono dal Monte Bisbino e che ogni anno lasciano il rifugio invernale per restare in libertà sulle pendici del Monte Generoso e le valli adiacenti fino al tardo autunno.
Del gruppo dovevano fare parte anche due cavalle che però sono rimaste nel rifugio perchè troppo anziane per il consueto viaggio verso i pascoli. Come è noto, tutto nasce nell'inverno del 2008 quando alcuni cavalli che vivevano liberi sul Bisbino sono scesi nei villaggi di Sagno (Svizzera) e Rovenna (Italia) alla ricerca di cibo. «La montagna era ricoperta da più di un metro di neve e il loro proprietario, che possedeva un alpe in cima al Bisbino, era deceduto diversi anni prima e i cavalli sopravvissero sfidando ogni genere di difficoltà» riportano le cronache.
«La discesa nei villaggi - viene spiegato - provocò molte rimostranze e si profilò il pericolo che autorità insensibili sequestrassero gli splendidi animali per ridurli in cattività o per spedirli al macello. Si trattava di animali mansueti che non costituivano certo un rischio per la popolazione. Numerose associazioni e persone sensibili svizzere e italiane si mossero per salvare i cavalli cercando soluzioni pratiche indirizzate alla loro sopravvivenza e alla risoluzione dei conflitti sorti nei luoghi della loro presenza. Anche il famoso etologo Giorgio Celli ne prese le difese sostenendo che questi branchi costituivano un patrimonio per le montagne comasche e ticinesi».
Così, «durante il 2009 vennero seguiti nei loro spostamenti nell’intento anche di difenderli dagli attacchi di persone che facevano di tutto per allontanarli dai pascoli e dagli alpeggi»
In inverno furono riuniti e foraggiati in un grande recinto poco sotto il Bisbino e nel maggio 2010 vennero spostati sul versante italiano del Monte Generoso dove i pascoli sono vasti e abbondanti. Si trattò della famosa transumanza che riunì un centinaio di volontari svizzeri e italiani spinti dal desiderio di salvare questi meravigliosi animali.
Da allora i 25 cavalli del Bisbino appartengono ad un’associazione che porta il loro nome e che conta 200 membri. Il Comune di Lanzo d’Intelvi ha messo a disposizione gratuitamente un ampio terreno dove gli equini trascorrono i mesi invernali foraggiati e accuditi dai volontari. Nella primavera invece i cavalli "migrano" sui pascoli alti.