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Sparatoria davanti al LAC e inseguimento sul lungolago, ma tranquilli è una serie tv

CANTONESparatoria davanti al LAC e inseguimento sul lungolago, ma tranquilli è una serie tv

11.10.24 - 13:59
“Citadel: Diana” di Amazon Prime Video è pieno di scorci ticinesi. Ticino Film Commission: «Un intenso lavoro che ha dato i suoi frutti».
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Sparatoria davanti al LAC e inseguimento sul lungolago, ma tranquilli è una serie tv
“Citadel: Diana” di Amazon Prime Video è pieno di scorci ticinesi. Ticino Film Commission: «Un intenso lavoro che ha dato i suoi frutti».

LOCARNO - Se per caso l'avete già guardata vi sarete certamente accorti che c'è più di un pizzico di Ticino nella nuova serie di Amazon Prime Video “Citadel: Diana”.

L'avventura fanta-spionistica ambientata negli anni 2030 e prodotta dagli hollywoodiani fratelli Russo e con una (davvero combattiva) Matilda De Angelis sconfina più di una volta nel nostro cantone: fra sparatorie davanti al Lac e inseguimenti in riva al Ceresio passando per un raduno di supercattivi sul Passo del San Gottardo e... uno scorcio di un parcheggio sotterraneo momò.

A portare il set di una produzione internazionale di questo calibro è stato «un intenso lavoro» da parte della Ticino Film Commission, soprattutto in fase di ricerca delle location ma poi anche durante la lavorazione vera e propria.

«Ci ha contattati telefonicamente Cattleya, la produzione italiana. Avevano già visto la piazza del LAC e ci hanno chiesto se secondo noi fosse possibile riuscire a girare lì la scena di una sparatoria. Noi ci siamo immediatamente attivati e da lì è partito tutto. Non solo è stato possibile girare quella scena, ma alla fine se ne sono aggiunte altre, quelle sul passo del Gottardo e a Mendrisio (spoiler: è il parcheggio della Supsi, ndr.)», conferma a tio.ch la Ticino Film Commission.

«Le spese dirette effettuate in Ticino ammontano a poco più di 948'000 franchi. 1'350 sono stati i pernottamenti (solo questi per un valore di oltre 215'000 franchi) mentre 180 sono stati i professionisti ticinesi e le comparse locali ingaggiati», spiega Ticino Film Commission, «tutto questo erogando incentivi per poco meno di 40'000 franchi grazie anche al sostegno dei fondi regionali Airolo Film Fund e Mendrisio Film Fund».

Un caso, quello di “Citadel: Diana”, aggiunge il direttore della Ticino Film Commission Niccolò Castelli «che è un ottimo e concreto esempio dell'impatto che può avere sul territorio una grossa produzione audiovisiva. Se ricordiamo senz'altro gli inevitabili disagi al traffico durante i giorni delle riprese nel centro di Lugano (era fine settembre 2022 e le autorità della Città avevano avvisato la popolazione con una nota, ndr.) sottolineiamo anche ciò che questa produzione ha portato: un indotto economico diretto di quasi un milione di franchi in una decina di giorni, alberghi pieni durante la lavorazione, numerosi impieghi legati alle riprese per i nostri professionisti. Ora, con l’uscita della serie, c’è una possibilità in più di portare l’immagine del Ticino in tutto il mondo».

Soddisfazione anche nelle parole di Roberto Badaracco, capodicastero Cultura sport ed eventi della Città di Lugano: « Abbiamo un contesto paesaggistico e urbano che indubbiamente si presta per questo tipo di produzioni e poter contare su un facilitatore come la Ticino Film Commission è un considerevole punto di forza. Il fatto di prestare il volto della nostra Città per produzioni del calibro di “Citadel: Diana” permette a Lugano di avere una risonanza internazionale inimmaginabile con altri mezzi di comunicazione oltre che di beneficiare delle ricadute economiche di queste grosse macchine produttive».

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