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CANTONETreni, telelavoro e carpooling per dire "no" all'ampliamento delle autostrade

28.10.24 - 11:46
L’Associazione traffico e ambiente della Svizzera italiana lancia anche in Ticino la campagna per il voto del 24 novembre
Ti-Press
Fonte ATA SI
Treni, telelavoro e carpooling per dire "no" all'ampliamento delle autostrade
L’Associazione traffico e ambiente della Svizzera italiana lancia anche in Ticino la campagna per il voto del 24 novembre

L’Associazione Traffico e Ambiente della Svizzera italiana ha lanciato negli scorsi giorni anche in Ticino la campagna per il referendum contro i sei progetti di ampliamento autostradale in votazione il prossimo 24novembre.

Il progetto di potenziamento della A2 in Ticino, attraverso la realizzazione della terza corsia tra Lugano e Mendrisio (PoLuMe), non è tra quelli in votazione a novembre «perché al momento del voto alle camere nell’autunno del 23 non era ancora pronto. L’esito della votazione sarà però determinante anche per questo ampliamento che prevede 15 anni di cantiere», specifica l'associazione che - oltre a invitare a votare No il 24 novembre - propone delle soluzioni alternative.
Treni - «In primis abbiamo un importante potenziale nel trasporto pubblico, i cui effetti positivi, riscontrati in Ticino con il nuovo orario 2021, sono ben riassunti nell’analisi di Matteo Mombelli ATA dove si dice che nel 2023 oltre a diminuire il traffico negli orari di punta si è assistito per la prima volta ad una diminuzione del tasso di motorizzazione», spiega Bruno Storni, Presidente ATA SI, Consigliere Nazionale.

«In Svizzera sono in progettazione e in cantiere investimenti per oltre 20 miliardi (SIF FA25 FA35) in infrastrutture ferroviarie che dovrebbero successivamente entrare in servizio entro il 2042. Un aumento della capacità su molte tratte che permetteranno il raddoppio delle cadenze su diversi collegamenti di importanza nazionale, Losanna - Ginevra, Zurigo - Berna, Lucerna - Berna, Lucerna - Zurigo ecc. Ciò permetterà un importante trasferimento di viaggiatori dalla strada alla ferrovia riducendo il carico anche sulle autostrade in particolare negli orari di punta»

Telelavoro - Altra misura da attuare è la «promozione del telelavoro, che durante la crisi Covid ha ridotto drasticamente il traffico e azzerato gli ingorghi. Basterebbe che la metà dei pendolari lavori da casa un giorno alla settimana per ridurre il traffico di punta del 10%, che equivale a ritornare ai flussi di traffico di 6-7 anni fa quando le ore di ingorghi erano la metà delle attuali».

Carpooling - Terza misura il carpooling, nelle ore di punta attualmente 8/9 auto su dieci sono occupate da una sola persona, «basterebbe convincere un pendolare su 10 a condividere l’auto per ridurre del 10% il traffico durante l’ora di punta con gli effetti citati per la misura telelavoro. Chiaramente il carpooling va promosso attivamente ad esempio con corsie o accessi autostradali riservati alle auto condivise che esistono da decenni in altri Paesi», prosegue l'analisi.

Considerando solo queste tre misure «abbiamo un potenziale di riduzione del traffico stradale del 30% che porterebbe praticamente importantissime riduzioni delle ore di congestioni. A queste misure si potrebbe poi aggiungere il mobility pricing che la Confederazione tiene in un cassetto dopo aver messo in consultazione nel 2021 una Legge per permettere la sperimentazione già nel 2021. La gestione intelligente delle autostrade grazie alle nuove tecnologie è un’altra opportunità che va sfruttata invece dell’ormai fallita politica dell’aumento meccanico delle corsie», si spiega.

Ciclovie - Con l’approvazione della Legge Federale sulle ciclovie che dovrebbe portare alla pianificazione e realizzazione di una capillare rete di ciclopiste e la nuova legge sulla pianificazione del territorio (LPT) in vigore dal 2014 che puntando allo sviluppo centripeto prevede che lo sviluppo degli insediamenti avvenga in primo luogo nelle zone edificabili esistenti, «abbiamo due importanti misure legislative che da una parte permetteranno di trasferire traffico dall’auto alla bicicletta e dall’altra di migliorare l’offerta e l’uso del Trasporto pubblico nelle zone edificabili. Misure che contribuiranno a ridurre traffico e ingorghi su strade e autostrade, malgrado il previsto aumento demografico», si conclude l'intervento.

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