L'uomo afferma di averla trovata in camera sporca di sangue. Del quale, però, non vi sono tracce
STABIO - Mentre la salma di Nadia è pronta per rientrare in Ticino, proseguono serrati gli interrogatori al cognato, accusato di averla uccisa e di averne occultato il corpo.
Il 42enne non ha mai negato di essere stato lui ad aver lasciato il corpo della maestra 35enne nei boschi di Rodero, a due passi dal confine, ma nella sua versione non vi sarebbe l'ammissione dell'omicidio.
L'informatico e collaboratore della SUPSI - stando alla RSI - afferma infatti di aver trovato il corpo di Nadia in camera da letto. Lì avrebbe usato il sacchetto, già menzionato in passato, per coprirle la testa sporca di sangue, quindi avrebbe avvolto il cadavere in un tappeto per portarlo via e caricarlo in auto.
Dall'esame autoptico però tra le cause della morte potrebbe esserci quella del soffocamento. Provocato con un oggetto leggero. Il fatto di non aver trovato tracce di sangue delle quali fa menzione l'uomo non fa che gettare dubbi circa la sua versione dei fatti.