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Ripulivano i soldi in Svizzera e poi acquistavano appartamenti a Marbella e Tangeri

CONFINERipulivano i soldi in Svizzera e poi acquistavano appartamenti a Marbella e Tangeri

12.06.20 - 22:32
Due pregiudicati che si dichiaravano nullatenenti in verità avevano investito milioni nel settore immobiliare.
GdF Varese
Ripulivano i soldi in Svizzera e poi acquistavano appartamenti a Marbella e Tangeri
Due pregiudicati che si dichiaravano nullatenenti in verità avevano investito milioni nel settore immobiliare.
Un avvocato italiano residente in Svizzera li ha aiutati nel riciclaggio di denaro.

VARESE - Avevano dichiarato di non avere praticamente guadagnato nulla negli ultimi anni. Ma in realtà i due pregiudicati - con precedenti per reati fallimentari e tributari - stavano investendo una piccola fortuna nel settore immobiliare. I due avevano infatti acquistato tre appartamenti a Marbella (Spagna), Tangeri (Marocco) e Desio, oltre a un negozio in Brianza. Il totale delle loro proprietà - compresi duecentomila euro celati in un conto elvetico - ammontavano a circa due milioni. Soldi  (sporchi) che la coppia aveva ripulito in Svizzera con la complicità di un avvocato italiano residente nel nostro Paese. Beni che ora sono stati messi sotto sequestro dalla  Guardia di Finanza di Varese.

Dalle indagini è emerso che il legale ha avuto un ruolo chiave nella vicenda. È infatti stato lui ad aiutare i due pregiudicati a ripulire i soldi accumulati in maniera illecita - tramite società fittizie - e a consigliare di investire nel settore immobiliare. Il duo, su indicazione del legale, ha dapprima fornito disponibilità finanziarie in contanti per oltre 650mila euro a una fiduciaria elvetica. Poi ha fatto portare in Svizzera - con l'aiuto di uno spallone - oltre 700'000 euro in contanti per poi depositarli su conti intestati a prestanome. Con questi fondi, i due pregiudicati hanno potuto acquistare un lussuoso appartamento in un residence di Marbella e due immobili a Desio.

Nel procedimento penale instauratosi risultano indagati a piede libero nove soggetti ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di riciclaggio e trasferimento fraudolento di valori. 

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