La giovane verrà interrogata domani dal PM. È accusata di omicidio colposo e naufragio.
Venerdì pomeriggio era ai comandi dell'imbarcazione che ha investito un altro natante, causando il decesso di un 22enne comasco.
COMO - Si trova agli arresti domiciliari, accusata di omicidio colposo e naufragio, la 21enne belga che era al timone del motoscafo che, venerdì pomeriggio, si è scontrato con l'imbarcazione in cui si trovavano tre studenti comaschi. Un incidente - ricordiamo - che è costato la vita a un 22enne residente nella regione, morto a seguito dell'impatto. I due amici della vittima, invece, hanno riportato ferite non gravi.
La dinamica dell'accaduto è tuttora al vaglio degli inquirenti, tanto che sul corpo del 22enne è stata pure predisposta un'autopsia. Per evitare che la 21enne possa far rientro in patria, si legge sul Corriere della Sera, il pm ha invece predisposto la misura cautelare, gli arresti domiciliari appunto, nella casa della sua famiglia a Tremezzina. La ragazza verrà interrogata nella giornata di domani.
Secondo una prima ricostruzione, la 21enne (risultata negativa all’alcoltest) era ai comandi del motoscafo battente bandiera belga, su cui c’erano dieci giovani connazionali, tutti tra i 20 e i 25 anni. A un certo punto il natante è andato a schiantarsi, ad alta velocità, contro l’imbarcazione dei tre ragazzi italiani. La 21enne avrebbe detto agli inquirenti di non aver visto l’imbarcazione degli universitari comaschi, fermi a prendere il sole.