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LUGANODisordini alla Foce, identificati sei (giovani) autori

25.08.21 - 14:25
Si tratta di tre 19enni e di tre 18enni che presero di mira gli agenti lanciando contro di loro vari oggetti.
Screenshot video
Disordini alla Foce, identificati sei (giovani) autori
Si tratta di tre 19enni e di tre 18enni che presero di mira gli agenti lanciando contro di loro vari oggetti.
A casa di tre di loro sono stati rinvenuti un tirapugni, due machete e uno spray al pepe.

LUGANO - La notte tra il 20 e il 21 marzo erano incappucciati e a volto coperto. E tirarono sassi, bottiglie e altri oggetti contundenti contro gli agenti di polizia, che erano intervenuti alla Foce del Cassarate per mettere fine a una festa illegale alla quale stavano partecipando centinaia di giovani, in barba alle regole allora in voga per contrastare la diffusione del Covid-19.

Articolata indagine - Oggi - cinque mesi dopo i fatti, i sei principali autori sono stati fermati per quei disordini. I sei - tutti giovanissimi - sono stati identificati grazie a «un'articolata attività investigativa» coordinata e messa in atto dalla Polizia cantonale e ai filmati e alle immagini di quella folle nottata. Una volta rintracciato, il sestetto è stato fermato e interrogato dagli agenti.

Tre erano minorenni - Si tratta - come precisa la stessa polizia cantonale - di due 19enni svizzeri residenti nel Luganese e nel Bellinzonese, di un coetaneo di origine turca residente nel Locarnese, nonché di tre 18enni - uno svizzero, un iracheno e un portoghese, tutti minorenni al momento dei disordini - rispettivamente residenti nel Luganese e nel Locarnese. Nell'ambito delle perquisizioni, al domicilio di tre dei fermati sono anche stati trovati un tirapugni, due machete e uno spray al pepe. 

Una marea di reati - Le ipotesi di reato promosse - a vario titolo - sono quelle di aggressione, sommossa, vie di fatto, danneggiamento, violenza o minaccia contro le autorità e i funzionari, impedimento di atti delle autorità, infrazione alla Legge federale sulle armi, contravvenzione Legge federale sugli stupefacenti, contravvenzione all'Ordinanza sui provvedimenti per combattere il Covid-19.

L'inchiesta è coordinata dalla Procuratrice pubblica Petra Canonica Alexakis e dalla Magistratura dei minorenni.

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COMMENTI
 

caLypso 3 anni fa su tio
mi raacconando prigione a vita e buttare via le chiave!!!! non si butta la polizia contro la bottiglie e pericoloso e poi il covid anche! nwa

volabas56 3 anni fa su tio
Lavori pesanti, ma pesanti bene, 9 ore al giorno, 30 min di pausa pranzo ( pane e acqua) sveglia alle 5 del mattino.

seo56 3 anni fa su tio
Bene!! Pane e acqua per un mese!

Patty66CH 3 anni fa su tio
Purtroppo, quelli che erano minorenni, non avranno una grande condanna ma bisognerebbe, non solo un po' di prigione ma metterli a fare lavori socialmente utili ma pesanti. Magari asfaltare strade, fargli provare la fatica di un lavoro pesante, ora sono maggiorenni. Che provino cosa vuol dire spaccarsi la schiena anziché aggredire i poliziotti o chicchessia. Almeno si renderebbero utili una volta tanto.

ceresade36@gmail.com 3 anni fa su tio
Saco di lazeroni sensa ocupasione Mandargli a lavorae a fare qualcosa per la patria

Shion 3 anni fa su tio
Risposta a ceresade36@gmail.com
Sì lavori forzati per un anno

Mat78 3 anni fa su tio
Si pera in una punizione esemplare e che venga mediatizzata per bene.

tormar 3 anni fa su tio
Povera gioventù

Tato50 3 anni fa su tio
A Bellinzona ci sono le giostre ! Li si potrebbe mettere nel "baraccone" dove si tirano le "palline" ;-))

ceresade36@gmail.com 3 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Brava cosi si parla
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