L'operazione di Polizia ha portato a 13 arresti.
Sono fioccate denunce per furto, droga e persino per possesso d'armi
BELLINZONA -
Diverse denunce e tredici arresti. Questo l'esito delle operazioni di polizia denominate Contralpi, coordinate dal canton Obvaldo e svoltesi tra l'uno e il 14 novembre sull'asse stradale nord/sud nonché sulla rete ferroviaria.
Nell'occasione sono stati controllati circa 500 veicoli e oltre 1'000 persone. I controlli sono stati eseguiti dalla Polizia cantonale, dai Corpi di Polizia della Svizzera centrale, dei Grigioni, con la collaborazione dell'Amministrazione federale delle dogane, della Polizia dei trasporti, della Polizia militare e di fedpol. Questo con l'obiettivo di incrementare e sviluppare la collaborazione interforze, non fermandosi ai confini cantonali, nonché marcare la presenza sul territorio anche in zone periferiche, svolgendo in questo modo un'importante campagna di prevenzione e di controllo di potenziali autori di reato.
Nel corso dei controlli, per quanto riguarda il Ticino, due persone sono state denunciate per furto, due per infrazione alla Legge federale sugli stupefacenti, una per infrazione alla Legge federale sugli stranieri e una per infrazione alla Legge federale sulla circolazione stradale. A livello complessivo gli arresti legati all'operazione intercantonale hanno raggiunto quota tredici. Quindici persone devono rispondere di reati in urto alla Legge federale sulla circolazione stradale mentre undici per violazioni relative alla Legge federale sugli stranieri. Inoltre, in due casi, sono state riscontrate violazioni alla Legge federale sulle armi. A tre persone è stata ritirata la licenza di condurre poiché in stato di inettitudine alla guida.