L'MPS guarda all'inizio del nuovo anno scolastico e interroga il Consiglio di Stato
I deputati Lepori, Arigoni e Pronzini chiedono come intenda muoversi il DECS «per verificare che allievi e docenti non siano rientrati nei 10 giorni precedenti l’inizio della scuola da zone considerate a rischio».
BELLINZONA - Fra poco più di due settimane, lunedì 31 agosto, suonerà la campanella nelle scuole ticinesi. Il Governo ha comunicato lunedì scorso le modalità di ripresa, ma secondo l'MPS ci sono ancora «domande urgenti» a cui il DECS deve rispondere.
Lezioni in aula di nuovo per tutti e mascherine obbligatorie per i docenti all'interno degli spazi comuni. «È lo scenario che fa funzionare la scuola in modo corretto», ha detto lunedì scorso Manuele Bertoli. Secondo i deputati MPS però, alcune misure previste dal DECS «non sembrano essere all’altezza della situazione».
La critica, contenuta in un'interrogazione, è rivolta al numero degli allievi in classe - uguale alla scuola pre-pandemia -, alle distanze sociali che «non sembrano essere garantite nelle aule» e al fatto che la mascherina non sarà obbligatoria per i giovani. «Per quale ragione agli studenti con più di 12 anni non viene imposto l’obbligo della mascherina negli spazi comuni della scuola come avviene per i docenti?», chiedono al Consiglio di Stato i deputati del Movimento per il socialismo.
«Ci sembra ridicolo che, sull’obbligo di portare la mascherina, il DECS tenda a cincischiare affermando di voler verificare in alcune sedi la possibilità di rispettare le distanze sia nelle aule che negli spazi comuni», incalza l'MPS, che critica anche la «leggerezza» con cui vengono immaginati gli eventuali periodi di quarantena per le classi o le scuole. «Che misure concrete sono previste per sostenere le famiglie di quegli allievi che verranno eventualmente posti in quarantena e i cui genitori lavorano?», chiedono Lepori, Arigoni e Pronzini.
Infine, la problematica del vero e proprio rientro in classe. In particolare, l'MPS chiede al Governo perché non vengano sottoposti tutti i docenti al tampone prima dell'inizio della scuola e come intenda muoversi il DECS «per verificare che allievi e docenti non siano rientrati nei 10 giorni precedenti l’inizio della scuola da zone considerate a rischio».
Le domande dell'interrogazione
Firmatari: Angelica Lepori, Simona Arigoni, Matteo Pronzini