Segnaletica e semafori provvisori, lampade intermittenti, assenza di verde. Il PPD non ci sta e interroga il Municipio.
Lorenzo Beretta Piccoli: «Si tratta di un cantiere provvisorio permanentemente definitivo?»
LUGANO - Il "quai" di Lugano, con il lago e le montagne che lo circondano, è da sempre l’immagine che più di tutte veicola il nome della Città di Lugano in patria e all’estero, attirando turisti e avventori. «Un piccolo gioiello. Ma dei gioielli bisogna prendersene premurosamente cura, non lasciando nulla al caso», sottolinea Lorenzo Beretta Piccoli a nome del PPD cittadino. La sua impressione è infatti che a Lugano il lungolago abbia da tempo perso buona parte della sua brillantezza «e purtroppo non s'intravvede all’orizzonte un cambiamento di rotta».
Gli esempi sono innumerevoli e vanno dalla segnaletica da cantiere, alle lampade intermittenti, fino ai semafori provvisori. «Tutti elementi che hanno infatti messo le radici sul quai di Lugano, divenendo una costante provvisoriamente permanente», sottolinea Beretta Piccoli. Per questo motivo, assieme ad altri colleghi di partito, ha presentato un'interrogazione al Municipio sottoponendo le seguenti domande: