L'Mps chiede una modifica alla Legge sul Gran Consiglio: «Permette la censura».
BELLINZONA - La trasformazione a interrogazione dell'interpellanza sul caso di Unitas firmata da Marco Noi ha fatto perdere la pazienza a Matteo Pronzini durante la seduta di Gran Consiglio.
L'esponente dell'Mps ha infatti inveito contro la decisione presa da parte della maggioranza dell'Ufficio presidenziale che sulla vicenda ritiene ci sia «interesse pubblico, ma non l'urgenza». Un cambio di rotta che rischia di allungare i tempi della risposta del Governo - che avverrà per iscritto e non in forma orale - e non darà la possibilità di avviare immediatamente una discussione generale all'interno del Parlamento.
Un cambio di rotta che i tre deputati dell'Mps ritengono «inaccettabile» e che intendono combattere chiedendo - tramite un'iniziativa parlamentare elaborata - la modifica della legge sul Gran Consiglio. In che modo? Cancellando l'articolo 97, ovvero quello che determina il criterio dell'urgenza. Un criterio che secondo Matteo Pronzini permette «la censura», soprattutto nei confronti di un Movimento come il suo che non è presente nella stanza dei bottoni a Palazzo delle Orsoline.