La sezione luganese della Lega entra a gamba tesa contro gli autogestiti. E ringhia anche l'UDC.
LUGANO - L'occupazione delle vecchie scuole di Viganello da parte del SOA il Molino non ha (ovviamente) lasciato indifferente la sezione luganese della Lega dei Ticinesi che oggi - tramite una nota stampa - «deplora» il comportamento degli autogestiti e auspica l'intervento delle autorità comunali e cantonali per lo sgombero dell'edificio. «Non è accettabile che un gruppo di individui si arroghi il diritto di fare ciò che a tutti gli altri è vietato», attacca la Lega, che deplora pure «il sistema dei due pesi e delle due misure».
Il riutilizzo dell'edificio - Durante l'assemblea del SOA di ieri pomeriggio, alla quale hanno partecipato anche diversi abitanti del quartiere, si è pure discusso del riutilizzo dell'edificio. Un riutilizzo che secondo i leghisti sarebbe assolutamente deleterio. «Se l’occupazione illegale dell’edificio dovesse protrarsi nel tempo - sottolineano i leghisti - la convivenza con i numerosi abitanti del quartiere diventerà ben presto impossibile a seguito della ben nota baraonda che da sempre accompagna la presenza dei molinari».
«Obiettivi politici» - Per la Lega è altresì «ora di finirla» con «la favoletta degli spazi per la cultura alternativa». « I molinari - attaccano da Via Monte Boglia - non sono affatto degli operatori culturali: il loro obiettivo è politico. Vogliono fare gli “antagonisti”, gli “oppositori dello Stato”, pretendendo però che sia lo Stato a mettere a loro disposizione gli spazi necessari».
«Fuori da Lugano» - La Lega conclude la sua lunga presa di posizione invitando il Consiglio di Stato ad agire. «Ci aspettiamo che l’annunciato intervento del Cantone serva a portare i molinari fuori da Lugano. I luganesi hanno dovuto sopportare la loro presenza per oltre 20 anni: adesso la misura è colma», ricordano i leghisti deplorando ancora una volta «lo spreco di tempo ed energie» creato a Municipio e Polizia.
Ringhia anche l'UDC - Nella giornata di ieri, anche l’UDC luganese aveva alzato la voce contro l’occupazione delle Scuole vecchie. Il Municipale Tiziano Galeazzi, in un post su Facebook, ha ribadito che la questione non è solo di competenza della Città ma è un «problema cantonale», ricordando che «nella scorsa legislatura depositai una mozione» sul tema, che è «ancora insabbiata in Commissione Sanità e Sicurezza sociale. È ora di tirarla fuori» e «portare la discussione in Gran Consiglio al più presto». E con una stoccata: «Certo che se per ragioni partitiche tutti si girano dall’altra parte… In questa vicenda non si troverà mai una soluzione». Dure anche le parole di Alain Bühler, presidente sezionale UDC. «Ecco che gli autogestiti colpiscono ancora, alzando l’asticella», osserva in un video-messaggio su Facebook, non risparmiando l’autorità che «osserva e non fa nient’altro». E sul dialogo tra le parti, in questo momento, è molto franco: «Da quando diamo ascolto a chi commette azioni illecite per farsi ascoltare? Credo che in questa città nessuno abbia mai chiuso la porta a quella che si vuole definire cultura alternativa».