Ieri i diplomatici avevano lasciato la struttura dopo aver bruciato diversi documenti
HOUSTON - Agenti federali americani e polizia locale sono entrati nel consolato cinese di Houston chiuso dalle autorità statunitensi per accuse di attività di spionaggio, e lasciato ieri dai diplomatici cinesi dopo aver bruciato documenti.
Nella proprietà sono entrati una serie di Suv neri, camion, due van bianchi da fabbri, mentre una folla di curiosi e telecamere assistevano alla scena. Lo riferisce la Cnn.
Intanto stamani anche i dipendenti del consolato americano di Chengdu, in Cina, chiuso a sua volta dalle autorità di Pechino, hanno cominciato a preparare il trasloco dopo aver ammainato la bandiera Usa dall'edificio, scrive l'Afp.
«Spiavo per la Cina» - Un cittadino di Singapore si è dichiarato colpevole negli Stati Uniti di lavorare come agente segreto per conto della Cina: secondo quanto riporta la Bbc, funzionari statunitensi hanno reso noto che l'uomo - Jun Wei Yeo - era stato accusato di usare la sua attività di consulenza politica nel Paese come facciata per raccogliere informazioni per l'intelligence cinese.
Si tratta dell'ultimo episodio dell'escalation diplomatica tra gli Stati Uniti e la Cina.
Jun Wei Yeo, anche conosciuto come Dickson Yeo, è stato arrestato l'anno scorso e ieri ha ammesso di avere spiato per la Cina dal 2015 raccogliendo informazioni riservate da individui con autorizzazioni di sicurezza di alto livello facendo credere loro che erano destinate a clienti della sua società di consulenza.