Confinata da marzo a luglio. Le autorità hanno deciso di allontanarli da mamma e papà, che però respingono le accuse
STOCCOLMA - Le autorità svedesi hanno allontanato tre minori dai loro genitori dopo che questi li hanno tenuti per quattro mesi chiusi in casa, ognuno nella propria stanza, nel timore che contraessero il Covid-19.
I ragazzi hanno fra i 10 e i 17 anni, da marzo a luglio è stato loro proibito di lasciare l'abitazione dove vivono con i genitori e anche di vedersi fra di loro, riferisce l'avvocato Mikael Svegfors, citato da diversi media britannici fra cui Guardian e Daily Mail.
Si tratta di una famiglia di immigrati in Svezia, con i genitori che non parlano bene lo svedese e non seguono le notizie locali, ma fanno riferimento alle informazioni che provengono dal loro paese d'origine, dove per contrastare la pandemia sono state imposte misure molto stringenti.
Da marzo ai primi di luglio i tre ragazzi sono rimasti confinati ognuno nella propria stanza, dove consumavano anche i pasti, dietro a una porta "sprangata", emerge dalla ricostruzione del tribunale di Jonkoping, nel sud della Svezia. I genitori respingono le accuse e hanno annunciato che ricorreranno in appello.