Sono almeno 12 i minatori sopravvissuti a un crollo di una miniera d'oro in Cina, in 300 al lavoro per liberarli
PECHINO - Dopo lo scoppio e il crollo sono rimasti tagliati fuori dal mondo, niente vie d'uscita e mezzi di comunicazione resi inutilizzabili.
Dopo una settimana però, almeno 12 dei minatori che lavoravano in un complesso per l'estrazione dell'oro in Cina sono riusciti a mettersi in contatto con i soccorritori con un bigliettino.
Come riferito dall'agenzia Xinhua, è successo a Qixia nella provincia meridionale di Shandong. L'esplosione, che ha finito per bloccare 22 manovali al lavoro nel cantiere della miniera, è avvenuta lo scorso 10 gennaio.
Canale di contatto fra il dentro e il fuori, un piccolo condotto, che ha permesso ai soccorritori di calare cibo, acqua e carta e penna. Nel messaggio, gli intrappolati parlano di 12 superstiti con 4 feriti e di condizioni in rapido deterioramento per mancanza di cibo e acqua fresca. La nota si chiude con l'augurio: «Continuate con le operazioni, ora abbiamo una speranza, grazie».
È per ora ignota la sorte degli altri 10 minatori rimanenti. Al lavoro per liberarli ci sono circa 300 operai impegnati nella rimozione dei detriti e nello scavo di un nuovo condotti.
Gli incidenti in miniera di questo tipo non sono rari in Cina, una nazione con una gran "fame" di materie prime e con uno zelo altalenante per quanto riguarda le norme di sicurezza. Sebbene con il tempo queste siano migliorate ogni anno nelle miniere perdono la vita circa 5'000 persone.