Da questa settimana fino all'estate, ecco cosa potrebbe cambiare e cosa si potrà tornare a fare
ROMA - In Italia, ci sarà lunedì il tagliando alle misure anticovid attualmente in vigore, disposte con il decreto legge 52 del 22 aprile.
La cabina di regia politica convocata dal presidente del Consiglio Mario Draghi dovrà decidere se, come e da quando modificare le restrizioni, a partire dal coprifuoco, e indicare le date per quei settori la cui ripartenza non è prevista dal decreto.
Al momento l'ottimismo è alto, vista anche la situazione epidemiologica decisamente positiva in praticamente tutte le regioni.
15 MAGGIO - Riaprono le piscine all'aperto e gli stabilimenti balneari, che dovranno attenersi ai protocolli di sicurezza già approvati.
22 MAGGIO - Potrebbe essere la data per la riapertura dei centri commerciali nei fine settimana. La decisione sarà presa dalla cabina di regia, anche se non è escluso che la data della ripartenza possa slittare al 29 maggio.
1 GIUGNO - Il decreto in vigore prevede la riapertura dei ristoranti al chiuso, «con consumo al tavolo, dalle ore 5:00 fino alle ore 18:00 e nel rispetto di protocolli e linee guida», delle palestre e anche la possibilità di tornare ad assistere agli eventi sportivi, con la capienza limitata al 25% e comunque con non più di mille spettatori all'aperto e 500 al chiuso.
15 GIUGNO - Riaprono le fiere con la presenza di pubblico. Prima di quella data è possibile «svolgere, anche in data anteriore, attività preparatorie che non prevedono afflusso di pubblico».
Il 15 giugno potrebbe essere anche la data buona per la ripartenza di tutto il settore dei matrimoni e sempre quel giorno decade anche il limite di un unico spostamento al giorno nelle zone gialle per andare in un'altra abitazione a trovare parenti o amici in un massimo di 4 persone oltre ai minori conviventi.
1 LUGLIO - Riaprono convegni e congressi, centri termali e parchi di divertimento.