Il presidente potrebbe aver commesso il reato di "prevaricazione"
BRASILIA - La Procura Generale della Repubblica del Brasile ha avviato un'inchiesta per chiarire se il presidente Jair Bolsonaro abbia commesso illeciti dopo essere stato informato di presunte irregolarità nel contratto per l'acquisto di 20 milioni di vaccini Covaxin.
Lo riporta il sito del giornale O Globo.
L'inchiesta è stata aperta oggi dal vice procuratore generale della Repubblica, Humberto Jacques de Medeiros per il reato di "prevaricazione", ovvero quando un pubblico ufficiale viene informato di un'irregolarità, ma ritarda la sua azione o non agisce in modo che possa essere indagata e punita. Nella sua ordinanza, il pm propone un termine di 90 giorni per completare questa prima fase dell'indagine.
Il contratto con Covaxin, cancellato martedì scorso dal ministro della Salute, Marcelo Queiroga, prevedeva il pagamento del prezzo più alto mai pagato dal Brasile per un vaccino anti Covid-19.
La Commissione parlamentare d'inchiesta sulla pandemia aveva acceso i riflettori sul contratto dopo la deposizione del deputato Luis Miranda e di suo fratello Luis Ricardo Miranda, responsabile acquisti del ministero della Salute, che avevano denunciato «pressioni» per l'approvazione dal contratto. I due hanno affermato di aver informato personalmente il presidente di ciò che stava accadendo.
Tre senatori di opposizione avevano chiesto l'apertura di un'inchiesta nei confronti del presidente Jair Bolsonaro, che si era difeso dalle accuse affermando di «non poter sapere tutto quello che succede nei 22 ministeri».