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STATI UNITITrump a Houston: «Ucraina? Mettiamo prima in sicurezza le nostre scuole»

28.05.22 - 08:40
Donald Trump scatenato ieri alla convention statunitense a favore delle armi
Keystone
Fonte ats ans
Trump a Houston: «Ucraina? Mettiamo prima in sicurezza le nostre scuole»
Donald Trump scatenato ieri alla convention statunitense a favore delle armi
«Ci andremo a riprendere quella Casa Bianca che amiamo tanto e renderemo l'America più sicura», ha urlato tra gli applausi

HOUSTON - Oltre 50'000 persone si sono riunite ieri per celebrare le armi e assistere al Donald Trump Show alla convention della National Rifle Association (Nra, l'associazione nazionale delle armi) a Houston, che è diventato un vero e proprio comizio in vista di una sua corsa per il 2024.

«Ci andremo a riprendere quella Casa Bianca che amiamo tanto e renderemo l'America più sicura, più ricca e più grande di sempre», ha detto l'ex presidente degli Stati Uniti mandando in visibilio la folla.

Una candidatura di fatto per le prossime elezioni, anche se Trump dovrà comunque passare per le primarie dei repubblicani. «Se siamo in grado di inviare miliardi in Ucraina possiamo anche fare tutto quello che è necessario per mettere in sicurezza le scuole», «abbiamo speso bilioni in Iraq e Afghanistan e non abbiamo ottenuto nulla in cambio», ha proseguito il tycoon nel discorso, «prima di costruire una nazione nel resto del mondo, dovremmo costruire scuole sicure per i nostri figli nella nostra stessa nazione».

Trump ha anche attaccato Joe Biden, annunciando: «Quando sarò presidente per la seconda volta combatterò il male».

«Niente è più pericoloso di un'area senz'armi»
Per oltre un'ora l'ex presidente ha parlato come se fosse in campagna elettorale, delineando un dettagliato programma di governo. «L'esistenza del male nel nostro mondo non è un motivo per disarmare i cittadini rispettosi della legge: è una delle ragioni migliori per armarli», ha incalzato Trump rilanciando la proposta di armare gli insegnanti: «Non c'è niente di più pericoloso di una zona 'libera dalle armi'».

Prima dello show del tycoon, che ha preso il controllo totale del palco trasformandolo nella sua piattaforma personale, era intervenuto l'amministratore delegato della Nra, Wayne LaPierre, che aveva ricordato le vittime della Robb Elementary. Una commemorazione piuttosto surreale, liquidata con un minuto di silenzio e seguita da tre ore dedicate alla difesa del secondo emendamento, a tutti i costi. «Abolirlo non è la risposta, le proposte di Biden sul controllo delle armi limitano il diritto umano fondamentale degli americani di autodifendersi», ha attaccato il capo della lobby delle armi.

«Sono cresciuta circondata dalle armi»
«Dobbiamo difendere il secondo emendamento», ha ribadito la governatrice del South Dakota, Kristi Noem, data come possibile candidata repubblicana alle elezioni del 2024 o come braccio destro di Trump. «Nel nostro Stato anche le nonne sono armate», ha detto nel suo intervento da leader consumata ricordando di «essere cresciuta in una fattoria circondata da migliaia di armi».

«Le élite della politica e delle grandi aziende ci dicono che la colpa del male che si è manifestato a Uvalde e altrove è delle armi. Ma togliere le armi alle persone responsabili non renderà gli Stati Uniti più sicuri», ha ribadito il senatore repubblicano Ted Cruz, un altro ultrà delle armi.

Assente il governatore del Texas, Gregg Abbott, che ha deciso di andare a Uvalde e ha inviato un videomessaggio. A lui e ad altri «disertori» l'imbonitore Trump ha rivolto una frecciatina all'inizio del suo discorso: «Al contrario di qualcun altro, non vi ho deluso e sono qui».

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