L'assenza di ospiti straniera è stata compensata quasi del tutto dalla clientela elvetica
BERNA - Per i camping il primo fine settimana dopo le restrizioni legate al coronavirus è partito con il freno tirato, complice la meteo sfavorevole: ma da metà maggio, quando è stata resa nota la fine delle limitazioni, le prenotazioni per l'estate sono aumentate fortemente.
Lo ha affermato il vicedirettore del Touring Club Svizzero (TCS) Oliver Grützner in una conferenza telefonica con altre realtà turistiche elvetiche.
I campeggi del TCS sono per la gran parte prenotati interamente sino a metà agosto: e questo nonostante il fatto che manchino quasi del tutto ospiti stranieri. «Compensiamo quasi interamente questa perdita con la clientela svizzera», ha spiegato Grützner.
A favorire l'interesse sono le limitazioni di viaggio e l'incertezza, ma anche una tendenza generale in atto da tempo, ha indicato lo specialista. «Ci aspettiamo che nel 2021 il fatturato torni al livello del 2018 e 2019».
Per quest'anno invece non è più possibile recuperare il tempo perso: le circa 10 settimane di chiusura hanno comportato per il solo TCS una perdita di 6 milioni di franchi.