Lo indica un sondaggio della società di consulenza Deloitte
Secondo gli esperti, i robot e gli algoritmi non sostituiranno i consulenti assicurativi
ZURIGO - I consumatori svizzeri rimangono solitamente fedeli alla loro compagnia di assicurazione. Il 21% rinnova una polizza a scadenza senza sottoporla ad esame e il 71% afferma di cambiare raramente società di riferimento; solo l'8% indica di passare a un'altra azienda quando vede un'offerta migliore.
I dati emergono da un sondaggio condotto su un campione di 1'000 persone nella svizzera tedesca e romanda per conto della società di consulenza Deloitte e i cui risultati sono stati pubblicati oggi. Chi decide di saltare il fosso lo fa soprattutto per il rapporto prezzo-prestazioni (48%), ma una quota non indifferente si decide a cambiare assicuratore perché insoddisfatto del precedente operatore.
Al momento di sottoscrivere un contratto il consumatore guarda logicamente ai costi e alle coperture. Praticamente nullo è il ruolo che viene attribuito al marketing o all'immagine aziendale. «Dal punto di vista del cliente, il marchio non sembra essere importante quando si prende una decisione di acquisto: ma sappiamo per esperienza che le persone difficilmente stipulano assicurazioni con compagnie di cui non hanno mai sentito parlare», afferma Roger Lay, dirigente di Deloitte Svizzera ed esperto del ramo, citato in un comunicato odierno. «Le imprese devono essere visibili e godere di un alto profilo, in modo da essere presenti nella mente delle persone quando queste rinnovano le loro polizze», aggiunge lo specialista.
La maggioranza del campione (57%) sarebbe anche disposta a sottoscrivere un contratto con una società che non era finora del ramo oppure a farlo in combinazione con l'acquisto di un prodotto come potrebbe essere una vettura. La quota in questione è molto più elevata fra i giovani di meno di 30 anni (78%) che fra gli ultra 65enni (29%).
Quattro interpellati su cinque (79%) hanno grande fiducia nei rappresentanti assicurativi e il 47% sottoscrive una polizza attraverso questi operatori. La consulenza personale rimane infatti la principale fonte di informazioni, per tutte le categorie di età; un gruppo tutt'altro che indifferente (27%) degli interrogati del sondaggio - realizzato nel dicembre 2020 - afferma però di informarsi da solo, specialmente online.
«Gli agenti d'assicurazione non sono destinati all'estinzione», si dice convinto Simon Walpole, responsabile del segmento assicurativo presso Deloitte Svizzera, a sua volta citato nella nota. «I clienti non vogliono sostituire il loro consulente con algoritmi e robot, ma in futuro si aspettano che essi usino questi strumenti quando danno loro consigli. Tra dieci anni i consulenti con alte competenze digitali saranno gli assicuratori di maggior successo in Svizzera», conclude Walpole.