Secondo il tribunale commerciale di Singapore un consulente della banca ha raggirato l'ex primo ministro georgiano Bidzina Ivanishvili.
ZURIGO - Altra sconfitta giudiziaria per Credit Suisse (CS) nella vertenza praticamente miliardaria che l'oppone all'ex primo ministro georgiano Bidzina Ivanishvili, raggirato da un consulente della banca: una corte di Singapore ha ordinato a una filiale dell'istituto di versare alla controparte la somma di 926 milioni di dollari (837 milioni di franchi).
Nella sentenza odierna il tribunale commerciale della città-stato ha comunque stabilito che per evitare doppi risarcimenti dovranno essere inclusi nei calcoli anche gli importi riconosciuti in un procedimento parallelo alle Bermuda, riferisce Bloomberg. I danni stimati per la parte attrice consistono nella differenza tra il risultato della gestione effettiva dei beni patrimoniali e quello che sarebbe stato ottenuto se essi fossero stati amministrati in modo competente e professionale, senza frodi.
In una prima reazione Credit Suisse ha definito la sentenza «sbagliata», aggiungendo che «solleva questioni legali di ampia portata». Il pronunciamento della corte può essere ancora impugnato in appello, cosa che la società intende fare «con vigore», ha indicato un addetto alla comunicazione all'agenzia Awp.
Oggi 67enne, Ivanishvili è stato pesantemente danneggiato da un consulente di CS, che a partire dal 2011 ha causato perdite enormi ai suoi clienti. L'uomo - un francese attivo a Ginevra - era stato licenziato con effetto immediato nel 2015 ed era poi stato condannato a cinque anni di reclusione dalla giustizia ginevrina per truffa per mestiere, gestione infedele e falsità in documenti. Si è poi tolto la vita nel luglio 2020 all'età di 57 anni.
Ivanishvili ha trascinato in giudizio Credit Suisse anche nelle Bermuda, dove ha sede una filiale assicurativa del gruppo. Nel marzo 2022 un locale tribunale ha imposto alla banca di pagare un indennizzo, poi quantificato in 607 milioni di dollari. Stando agli atti del processo in questione complessivamente l'imprenditore - che è stato premier in Georgia dal 2012 al 2013 - aveva investito oltre 1 miliardo di dollari presso Credit Suisse.
Come noto nel frattempo dopo tutta una serie di vicissitudini Credit Suisse si appresta a chiudere la sua storia: il 19 marzo il Consiglio federale ha annunciato un'operazione di salvataggio che prevede l'acquisizione della società da parte di UBS. La transazione, secondo UBS, dovrebbe essere conclusa nel corso del corrente secondo trimestre: dopo il via libera giunto ieri dall'Ue manca in particolare l'assenso della Sec, l'autorità americana di vigilanza dei mercati finanziari.