Le vendite hanno fruttato all'industria orologiera elvetica 2,5 miliardi di franchi
BIENNE - Le vendite di orologi svizzeri all'estero hanno raggiunto un nuovo record in novembre: stando ai dati diffusi oggi dalla Federazione dell'industria orologiera (FH) le esportazioni si sono attestate a 2,5 miliardi di franchi, con una progressione su base annua del 3,1%.
L'espansione è stata minore negli Stati Uniti (+0,9% a 404 milioni), il principale sbocco del made in Switzerland. Al secondo posto si è inserito Hong Kong (+12,9% a 208 milioni), che ha scavalcato la Cina continentale (-3,7% a 204 milioni). Seguono Regno Unito (+16,7% a 185 milioni), Giappone (+11,9% a 176 milioni) e Singapore (+1,1% a 159 milioni).
Con accenti diversi si presenta l'andamento delle esportazioni in relazione ai segmenti di prezzo. Gli orologi di meno di 200 franchi hanno mostrato un incremento dell'1,1% in termini di valore, la gamma 200-500 una contrazione del 7,6%, il comparto 500-3000 segna -2,2%, mentre per la fascia oltre 3000 franchi si osserva un +3,3%.
Il ritmo di crescita dell'export risulta più moderato di quanto osservato in estate, affermano gli esperti di FH in un comunicato. Ma sull'arco dei primi undici mesi le vendite sono progredite del 7,7%, in rapporto alla già notevole performance registrata nello stesso periodo del 2022, fa notare l'organizzazione.