Luca Campana esponente PPD
A volte penso che le persone guardino all'indice della propria mano piuttosto che alla classica luna.
Questo per descrivere il clima piuttosto negativo e di odio che sempre più spesso viene alla luce negli articoli quotidiani ma soprattutto nei Social alle nostre latitudini.
C'è vento di odio, negatività e risentimento fra parte dei cittadini e i numerosi frontalieri, senza tuttavia voler focalizzare l'attenzione sui veri motivi di chi in ultima analisi ci guadagna e che per l'appunto ha il "coltello dalla parte del manico". Proprio in questo modo infatti il problema dumping, l'iniqua sostituzione dei residenti e tutta una serie di magheggi verso azioni poco sostenibili sul nostro mercato trionfano da parte di appunto quegli imprenditori poco inclini alla resilienza comunitaria.
Ora in più c'è anche malumore per la causa dinamica del Virus fra i due stati e ciò alimenta il risentimento originario e lo esaspera, in questo frangente infatti lo svizzero o l'italiano più frustrato inveisce reciprocamente, spesso i veri fautori di certe "missive" idiote sono persone che facilmente parlano male del proprio paese, della propria moglie o marito, dei genitori e dei figli o magari pure dell'amante, insomma danno il via a una valvola di sfogo inutile.
Se poi unitamente a questi soggetti anche qualche politico possa in maniera analoga nutrirsi di risentimenti e "marciare" sui malumori del cittadino siamo messi anche peggio, questo risulta in buona linea evidente agli occhi di tutti, tuttavia ciò risulta poco pragmatico e costruttivo come comportamento pubblico; insomma alimenta una guerra fra poveri senza risultato alcuno; quando invece il problema andrebbe analizzato meglio per la complessità del mercato del lavoro e soprattutto per le incaute proporzioni.
Serve più che mai abbandonare strade rancorose e lavorare tutti uniti al cambiamento, ma seriamente e senza facili demagogie d'altronde il ticinese da tempo lo chiede.