Luca Campana Consigliere Comunale Lugano.
Quando lo conobbi per la prima volta non volli credere fosse un politico, non tanto per le capacità politiche che allora neanche contemplavo, piuttosto per l'originalità della persona stessa.
Ma cominciamo dal principio
Invitato dal mio amico Omar Wicht, allora PR di una discoteca del centro cittadino, mi sono istantaneamente trovato a condividere un Privé fronte pista con persone che allora non conoscevo e con al centro un estroverso e simpatico signore che brindava e discuteva con tutti, sembrava una "trottola".
Se ricordo bene, la prima volta gli parlai come se fosse un "Gigi di Viganello" qualunque, talmente era di buona compagnia nonostante fosse un Consigliere di Stato.
Discutemmo brevemente di un altro locale che aveva come peculiarità il danzare delle ballerine sul bancone e parlammo di divertimento in generale, al che ricordo il commento di un altro inviato che si è intromesso nel discorso "dovevi esserci e vedere la settimana scorsa al Morandi, Marco si è tolto addirittura la maglietta in compagnia". Sortì un sorriso istantaneo da parte dei presenti.
A parte quella parentesi, Marco Borradori lo vedevo spesso di sfuggita nei locali di Lugano e sui giornali e nulla più.
Il contatto frequente con la Commissione di Quartiere.
Cominciai a impegnarmi nella Commissione di lavoro come Presidente e allora i contatti con Marco si fecero più frequenti per merito delle nostre attività (feste, attività, assemblee, raccolte per il littering,…) non mancava mai a nessuna delle nostre attività, questo l'ho sempre trovato incredibile nonostante i suoi innumerevoli impegni istituzionali.
Un bel ricordo lo conservo di quando feci il video di presentazione per l'assemblea della CQ, lui mi aveva chiamato la sera stessa per farmi i complimenti, ma in quel momento lo scambiai erroneamente per l'altro Marco della Commissione, dopo la risata iniziale fu trascorsa una chiamata relativamente lunga, alla fine pensai che in sostanza pochi sindaci perdessero troppo tempo per sentire un "giovane di quartiere".
Lo ricordo anche per la dialettica ineccepibile e il comportamento corretto, soprattutto quando al capannone di Pregassona e durante un comizio una persona del pubblico con tono aggressivo lo criticò e gli pose una domanda, non so come potesse avere quel contenimento, tuttavia durante il clima rovente ringraziò "l'accusatore" della domanda posta, fece un giro iperbolico di spiegazioni tanto che alla fine fu omaggiato non solo dalla platea ma anche dal suo "detrattore". Incredibile lezione politica per chi poté osservare.
Gli ultimi periodi ho avuto impressione di vederlo "spento", lo ricordo in particolare a una festa di paese a Cadro, insolitamente tranquillo e isolato in mezzo a tanta gente, quando lo salutai sul posto buttò giù una frase particolare…, poi il veloce e triste declino.
Marco Borradori era un Sindaco sempre presente, solare, piacevole e soprattutto della gente, questa sera in centro città ti ricorderemo con un brindisi.