Mattia Croci-Torti: «La loro fisicità dietro ci ha messo in difficoltà, ma mi è piaciuto l'atteggiamento della squadra»
Il Lugano andrà a caccia dell'impresa giovedì prossimo in Israele.
LUGANO - Il Lugano ha un piede fuori dall'Europa dopo la sconfitta subita a Cornaredo contro il Beer Sheva. Secondo Capitan Sabbatini, però, il discorso è tutt'altro che chiuso: «Tutto è aperto: restano ancora 90 minuti, forse 120 e siamo consapevoli che possiamo ribaltarla. Loro sanno che noi possiamo metterli ancora in difficoltà. Il risultato di 2-0 è pericoloso, non è sempre facile gestire una gara. La partita di questa sera poteva finire 0-0. Ora ci aspetta un bel tour de force, iniziando domenica contro Lucerna in casa e poi con le due trasferte in Israele e Basilea. Sono situazioni che mi piacciono».
Come leggere la sfida di questa sera? Ancora Sabbatini: «È stata una partita strana. Ogni squadra tenta sempre di contrastare quello che fanno gli avversari e penso che loro ci siano riusciti molto bene. Tentiamo di dare il massimo, oggi abbiamo provato a dominare gli avversari, ma abbiamo incontrato qualche difficoltà di troppo. Loro si sono chiusi bene e con la loro esperienza hanno potuto gestire bene la partita».
È poi toccato al Mister Mattia Croci-Torti dare la sua lettura al confronto: «Mi è piaciuto l’atteggiamento della squadra, dal primo minuto eravamo pronti, ma la loro fisicità dietro ci ha messo in difficoltà. Hanno vinto quasi tutti i duelli negli ultimi 20 metri, non siamo riusciti a renderci pericolosi. Ecco perché nel secondo tempo ho tolto Celar, ho messo Bottani al centro, sperando di trovare delle soluzioni per le vie esterne. In mezzo non c’era spazio. Alla fine abbiamo tirato solo una volta nello specchio della porta, troppo poco».
Come Sabbatini, anche il tecnico momò crede che il discorso non sia chiuso. «Ci crediamo ancora, abbiamo perso solo 2-0, sappiamo che è un risultato ribaltabile. Basta segnare una rete e la contesa potrebbe riaprirsi. L'importante sarà non subire gol, sappiamo che non partiamo battuti, ma è chiaro che ci vorrà un'impresa. La prepareremo al meglio».