Dino Baggio a "Tv7": «Il doping c’è sempre stato. Ho paura anch’io».
Sull'amico ed ex compagno: «Ho un ricordo meraviglioso di Gianluca. È andato via troppo presto dalle nostre vite».
PADOVA - Pur usando un tono molto pacato parlando ai microfoni di “Tv7”, Dino Baggio ha rilasciato dichiarazioni pesantissime che stanno facendo molto discutere.
Tornando sulla morte dell’amico ed ex compagno di squadra Gianluca Vialli - scomparso il 6 gennaio a Londra dopo una lunga e coraggiosa lotta contro un cancro al pancreas -, l’ex centrocampista di Torino, Inter, Juve, Parma, Lazio e della Nazionale italiana non poteva essere più esplicito.
«È andato via troppo presto dalle nostre vite - ha esordito Dino Baggio - Bisognerebbe investigare e risalire alle sostanze che abbiamo preso in quel periodo. Il doping c’è sempre stato. Bisogna capire se col tempo certi integratori hanno fatto bene oppure no. Ho paura anch’io, sta succedendo a troppi calciatori».
Dichiarazioni fatte col cuore in mano ma allo stesso tempo fortissime, che alimentano dubbi e sospetti su alcune pratiche medico-sportive dell’epoca. «Prima era anche peggio. Nei miei anni c’erano i controlli dopo tutte le partite e non prendevi cose strane, ma poi bisogna vedere se col tempo riesci a buttarle fuori o restano dentro. Poi tanti hanno parlato dell’erba dei campi e dei prodotti che utilizzavano per curarla, che davano dei problemi… anche quello è un qualcosa che bisogna valutare».
Infine, tornando a Vialli, l’elogio all'amico ed ex compagno. «Ho un ricordo meraviglioso di Gianluca, era un uomo spogliatoio e aveva voglia di far crescere i giovani. All’epoca avevo 21 anni e spendeva sempre una parola buona nei nostri riguardi».