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SERIE A«Scommettevo per noia»

30.05.24 - 23:10
Nicolò Fagioli ha raccontato i mesi della squalifica ma soprattutto l'oscuro "mondo" del calcioscommesse
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«Scommettevo per noia»
Nicolò Fagioli ha raccontato i mesi della squalifica ma soprattutto l'oscuro "mondo" del calcioscommesse
«Sono stato inghiottito da un vuoto che non guarda in faccia nessuno, non distingue per classe sociale»
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TORINO - Nicolò Fagioli ha trovato la luce in fondo al tunnel. Dopo la squalifica per calcioscommesse, il calciatore della Juve sta cercando di tornare alla normalità. 20' a Bologna il 20 maggio, 79' cinque giorni più tardi contro il Monza e soprattutto la chiamata di Luciano Spalletti, che l'ha inserito nella rosa allargata in vista dell'imminente Europeo. Un primo grande punto di (ri)partenza...

Il diretto interessato ha raccontato il disagio vissuto negli anni... «Sono un ragazzo fortunato ma sono stato inghiottito da un vuoto che non guarda in faccia nessuno, non distingue per classe sociale - le sue parole a "La Gazzetta dello Sport - È cominciato tutto come un gioco. Scommettevo, tanto, ma non sulla mia squadra o su di me. Non volevo violare dei principi ai quali credo. So che sembra grottesco che io usi questa parola, ma per me è importante».

Le scommesse erano quanto di più importante c'era nella vita di Fagioli... «Ho perso completamente il controllo di me stesso nel gennaio 2023. Giocavo male, mi allenavo peggio. La testa era altrove. Il centro della mia vita erano le scommesse, non più il calcio. Quando finiscono le 4-5 ore di allenamento, ti si spalanca il vuoto. Se non hai altri interessi, quell’abisso ti attira. Io mi annoiavo, sembra assurdo ma è così. E poi ogni problema, anche il più stupido, dovevo compensarlo con le scariche di adrenalina che mi dava il gioco. Lo so, e lo sapevo anche allora, che con quei giochi si perde e basta. E non solo denaro. Mi facevo schifo, mi sentivo un cretino. Ma non potevo farne a meno. Per il resto, con l’aiuto dello psicologo, ho combattuto. Dipendenza alle spalle? Non lo so, so che io non ho smesso e non smetto di combatterla. Sarei un bugiardo se dicessi che non riaffiora».

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