A Berna l’ultima in bianconero del capitano
Il centrocampista punta a rimanere in Super League.
LUGANO - L’avventura a Lugano di Jonathan Sabbatini non ha avuto il lieto fine. Il capitano di mille battaglie avrebbe voluto salutare il mondo bianconero regalando la coppa, l’errore nel decimo rigore di una serie lunghissima lo ha invece costretto a versare un supplemento di lacrime.
Già congedatosi dai tifosi nell’ultima partita casalinga (e ancora a Berna), da oggi il centrocampista volterà definitivamente pagina. Avrà il tempo per abbracciare ancora i compagni e “svuotare l’armadietto” a Cornaredo, certo; poi però comincerà a pensare a un futuro da vivere ancora in campo. Integro nel fisico - i numeri collezionati nell’ultima stagione dimostrano che nel suo ruolo è uno dei migliori della categoria - e sempre affamato, il 36enne si sente infatti ancora in grado di dare il suo contributo in una squadra ambiziosa. Per questo, davanti alla scelta dei dirigenti ticinesi, titubanti negli ultimi giorni (in bianconero hanno pensato all’eventualità di un contratto di sei mesi) ma poi decisisi a confermare la U21 come unica opzione, si è convinto a guardarsi intorno. Avrebbe desiderato rimanere. Sarà invece costretto a partire.
La sua idea, che andrà coltivata nelle prossime settimane, è quella di non scendere di categoria, continuando a muoversi in una Super League nella quale ha parecchi estimatori. E dalla quale qualche interessato già ha fatto un sondaggio. L’obiettivo è quello di strappare un contratto almeno annuale che però preveda, in caso di rendimento “importante”, un rinnovo per il 2025/2026.